CLASS ACTION: ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI STUDIANO AZIONE COLLETTIVA PER RECIDERE RAPPORTI INCESTUOSI BANKITALIA E BANCHE VIGILATE,IN PRIMIS ABI.
COMUNICATO STAMPA TASSI: A SUD PIU’ CARI ? BANKITALIA NON PUO’ CONTINUARE NEL RUOLO DI NOTAIO DELLE MALEFATTE BANCARIE,MA HA PRECISO DOVERE DI INTERVENIRE PER IMPEDIRE USI,ABUSI,E QUOTIDIANI SOPRUSI SISTEMA BANCARIO MAFIOSO ! ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI STUDIANO UNA CLASS ACTION PER RECIDERE RAPPORTO INCESTUOSO BANKITALIA BANCHE VIGILATE A DANNO CONSUMATORI. La Banca d’Italia non può continuare ad assumere il ruolo di notaio delle malefatte bancarie, limitandosi a semplici annotazioni notarili in merito ai tassi di interesse praticati da un sistema bancario paramafioso, che detta le proprie condizioni immodificabili alle famiglie ed alle imprese (prendere o lasciare in accordi di cartello), richiedendo un costo del denaro più elevato al Sud Italia rispetto al resto del paese,ed in generale più alto di un buon 0,50 per cento sui mutui e di un + 1,37 per cento sui prestiti personali rispetto alla media praticata dalle banche europee. I dati sfornati dalla Banca d'Italia,in merito al Taeg (Tasso annuo effettivo globale) sulle nuove operazioni a medio e lungo termine, pari al 2,8% al Centro Nord e al 3,5% al Sud con un divario pari a 0,7%, con la palma della più cara alla Regione Sardegna, con una media del 4,08%; mentre per le operazioni a breve termine, i tassi praticati al Sud (5,93%) e Centro Nord (4,67%) contro la media italiana del 4,84%,con regioni meridionali più care,come la Calabria (6,6%) e la Sicilia (6,4%) mentre il Piemonte al Nord è la regione meno cara con il 2,67%,sono noti ed arcinoti. Oltre al monitoraggio sui tassi effettuati da Bankitalia e BCE, che comporta costi più elevati in Italia rispetto alla media europea di oltre 20.000 euro per ammortizzare un mutuo di 100.000 euro, di 1.331 euro su un prestito personale da 15.000 euro, l’istituto di vigilanza, posseduto dalle banche italiane in un palese conflitto di interessi,che integra rapporti incestuosi a danno delle famiglie e delle piccole e medie imprese,che hanno pagato a caro prezzo e con salate rate,la cosiddetta stabilità di un sistema paramafioso,occorre agire per rimuovere tali evidenti anomalie. Adusbef e Federconsumatori, non aduse ai fuochi di artificio con l’unica finalità di promozione pubblicitaria, hanno dato mandato ai loro legali di studiare una class action contro il sistema bancario che essendo proprietario della Banca d’Italia,ne condiziona pesantemente le attività anche di ordine ispettivo,non essendo mai intervenuta l’Autorità vigilante a rimuovere comportamenti fraudolenti e pratiche commerciali scorrette a danno dei consumatori ed utenti costretti nel tempo a pagare costi di accesso elevatissimi,i più cari d’Europa, ai servizi bancari. Sono proprio i dati di Bankitalia su tassi,condizioni e loro variazioni,oltre alle segnalazioni al Parlamento effettuate nel tempo dall’Antitrust, suffragati da numerose sentenze di condanna ottenute dall’Adusbef in tutte le sedi di giudizio,fino alla Cassazione ed alla Corte Costituzionale in merito ai tassi anatocistici ed ai mutui usurari,ad ispirare una class action congiunta contro il sistema bancario,ABI in primis e la Banca d’Italia,per gravissima lesione dei diritti ed interessi dei consumatori ed utenti bancari. Infine, anche sulla odiosa prassi della commissione di massimo scoperto,resuscitata dalle banche in forme e modalità più onerose per aggirare il divieto di legge,ed oggetto di una corposa censura dell’Antitrust a Governo e Parlamento,Adusbef e Federconsumatori,auspicando le più ampie convergenze dei consumatori finalizzate a battere l’arroganza del sistema bancario,promuoveranno una class action per punire comportamenti fraudolenti della generalità dei banchieri a danno dei consumatori.04/01/2010
Documento n.8382