Caso Fiorani. BANCA D’ITALIA INVII UN’ACCURATE ISPEZIONI
ANTONVENETA: FIORANI ERA IL CAPO DI UNA ORGANIZZAZIONE CRIMINOSA, MA IL GOVERNATORE FAZIO E GLI ALTRI “FURBETTI”,ERANO I COMPLICI PIU’ FIDATI CHE HANNO CONSENTITO AL “FANFULLA DA LODI” DI RAPINARE CORRENTISTI E RISPARMIATORI MEDIANTE ADDEBITI IMMOTIVATI SUI CONTI ED AUMENTI DI CAPITALE FASULLI. ADUSBEF CHIEDE CHE LA BANCA D’ITALIA INVII UN’ACCURATA ISPEZIONE,DELLA QUALE DEVE RENDERE PUBBLICO CONTO,SULLE BANCHE CONTROLLATE DA BPI ! IL CENTRO-SINISTRA AVREBBE IL DOVERE DI PRESENTARE UNA MOZIONE DI SFIDUCIA,CONTRO UN GOVERNATORE DI BANKITALIA, ATTACCATO ALLA POLTRONA,INCURANTE DEL DISCREDITO CHE PRODUCE ALLE ISTITUZIONI. Dopo che la magistratura ha scoperchiato un’associazione a delinquere con a capo Giampiero Fiorani, l’ex ad di Bpi arrestato ieri sera dalla Gdf nell’ambite dell’inchiesta milanese sulla scalata ad Antonveneta perché “costituiva, promuoveva, organizzava e dirigeva” l’associazione criminosa, si dedica la giusta attenzione ad una questione di illegalità bancaria, fatta di almeno 7 anni di atti di pirateria finanziaria, che ADUSBEF non si è stancata di denunciare. Fiorani,capo di un’organizzazione criminosa,ha potuto contare sulle dirette complicità del Governatore della Banca d’Italia Fazio e degli stessi uffici di Via Nazionale,che hanno fatto finta di non accorgersi delle gravissime irregolarità nella gestione delinquenziale del credito e del risparmio. Un governatore (compresa la sua famiglia) di una rispettata istituzione, che aveva più che rapporti intimi con Fiorani e che di fronte agli arresti ed alle intercettazioni,afferma di aver applicato la legge,oltre ad un caso politico,è diventato un pietoso caso umano. La legge richiamata da Fazio, non contemplava di aver chiuso tutte e due gli occhi, anche dei suoi compiacenti ispettori che non hanno voluto vedere le ruberie ed il sistematico saccheggi dei conti correnti dei correntisti rapinati con il concorso del governatore,quanto meno per omessa vigilanza. Fazio non ha mai voluto indagare sul “SISTEMA Fiorani”,un sistema delinquenziale fatto di aumenti di capitali fittizi finanziati dalla ex BPL,l’utilizzo illecito della funzione bancaria,la costituzione di capitali all’estero per assecondare i desiderata del Governatore nella difesa dell’italianità delle banche,ma ha offerto ampie coperture come risulta dalle pressioni esercitate su due funzionari poco obbedienti alla sua illecita condotta. Quando il provvedimento del Gip Forleo,addebita a Fiorani come colui che individuava "le operazioni immobiliari e finanziarie, dalla quale trarre illeciti profitti,occupandosi "per il tramite dei suoi uomini di fiducia delle trattative, anche occulte" dell’acquisizione della svizzera banca Adamas e alla dismissione degli asset immobiliari del gruppo Bpl. Trattative dalle quali "conseguiva per se e per altri ingenti profitti". Quando vengono create società estere off shore con conti presso banche svizzere, monegasche, nel Jersey e Singapore, "utlizzando prestanome e fiduciari italiani e stranieri per occultare/ riciclare" i proventi delle operazioni illecite". In più Fiorani, seguiva "di persona, sia in comitato esecutivo che il consiglio di amministrazione, e comunque valendosi della sua posizione apicale", le procedure per la concessione di linee di credito (anche a tassi agevolati e senza garanzie) "con le quali finanziare operazioni mobiliari e immobiliari di interesse per l’organizzazione". Quando si favorisce l’apertura di conti correnti e dossier titoli con l’erogazione di finanziamenti a ’clienti privilegiati’, i cui conti venivano gestititi direttamente dall’area finanza della banca,quando si rapinano i correntisti addebitando 100 euro pro-capite di spese fantasma, per servizi mai richiesti né erogati (eccetto ai clienti residenti a Lodi),spieghino alla Banca d’Italia come possano essere sfuggite operazioni truffaldine comprovanti l’abuso dell’attività creditizia. Adusbef,auspicando che l’Unione possa presentare una mozione parlamentare di sfiducia verso il signor Fazio Antonio,un direttorio ed un consiglio superiore che dovrebbero vergognarsi per aver avallato spericolate operazioni contro il mercato ed i risparmiatori,ha chiesto a Bankitalia l’invio urgente di ispettori nelle banche controllate dalla ex BPL gestiti con il “sistema Fiorani”,rendendo pubblici gli atti che comproveranno illeciti diffusi a danno degli utenti. Il Presidente Elio Lannutti Roma,14.12.200514/12/2005
Documento n.5422