CARTE REVOLVING: INTERESSI USURARI SONO UNA IATTURA PER LE FAMIGLIE. ADUSBEF,ASCOLTATA DAL PM RUGGIERO,SI COSTITUIRA’ PARTE CIVILE PROCESSO

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COMUNICATO STAMPA CARTE REVOLVING: INTERESSI USURARI SONO UNA IATTURA PER LE FAMIGLIE. ADUSBEF,ASCOLTATA DAL PM RUGGIERO,SI COSTITUIRA’ PARTE CIVILE PROCESSO Le pressioni dei signori del credito, per non far divulgare l’inchiesta della Procura di Trani sulle carte “revolving” dell’American Express, in merito ad un meccanismo truffaldino di interessi che lievitavano oltre i tassi soglia fissati dalla legge antiusura,con un anatocismo che faceva aumentare i tassi della revolving card fino al 54,21 %,oltre il doppio dei limiti pur elevati 25,68 % consentiti dalla legge sull’usura per il credito finalizzato all’acquisto rateale per tali tipologie di prestiti,ma che tenendo conto degli importi effettivamente addebitati a titolo di penale o di interessi di mora su una modesta rata non pagata,potevano arrivare fino al 251,2%, una mostruosità rispetto ai tassi pubblicizzati pari al 20,15% di Barclaycard; 17,23% di American Express; 17,52% di Carta Viva; il 16,65% di Carta Tiscali; il 16,49% di Carta Aura; il 15,50% di Clarima e Credit Tim, rappresentano la prova provata della potenza di fuoco di banchieri ed “usurai legalizzati”. Tali pesanti pressioni censorie rilevate dal PM Michele Ruggiero, che ha indagato con le ipotesi di concorso in truffa aggravata e usura i vertici di American Express Italia,il direttore Massimo Quarra ed il responsabile legale Francesco Fontana, ai quali sono stati notificati dai finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Bari due avvisi di garanzia, sono la plastica dimostrazione di un potere smisurato dei signori banchieri i quali,oltre a praticare l’usura legalizzata, quando vengono presi in flagranza di reato ad esercitare tassi e condizioni da strozzini,si adoperano,forti del potere economico e degli investimenti pubblicitari,o per non far pubblicare le notizie, oppure per farle relegare ad orari notturni impossibili,come è accaduto con il servizio del TG1. Adusbef, che è stata ascoltata il 29 ottobre 2009 dal PM Michele Ruggiero,al quale esprime i sensi di gratitudine per il lavoro svolto nella tutela dei consumatori e delle famiglie spesso truffate e frodate da banche e società esercenti le carte di credito, ha sempre messo in guardia i consumatori che utilizzano tali strumenti pericolosi di debito come le carte revolving,ad un uso accorto per gli interessi nascosti che si ricapitalizzano, vera e propria manna per le società emittenti che configurando una vera e propria istigazione al debito, fanno recapitare a casa carte con 3.000-4.000 euro pronte per essere spese, confidando nel bisogno di famiglie impoverite,costrette ad indebitarsi ulteriormente, entrando spesso in un tunnel senza uscita. Dovrebbe essere la Banca d’Italia e non le Procure a verificare se banche e società emittenti non rispettano la legge 108/96, provvedendo d’ufficio ad effettuare controlli preventivi degli archivi informatici in merito alle pratiche relative ai titolari delle carte revolving; del software di gestione della carte di credito e del software del motore di calcolo dei tassi di interesse, delle spese e commissioni nascoste; ma anche della documentazione amministrativa (estratti conto, contratti, corrispondenza) relative ai clienti. Adusbef, che ha richiesto tramite il vice presidente avv. Antonio Tanza del foro di Lecce,la costituzione di parte civile al processo di Trani, nel criticare ancora una volta l’immobilismo della Banca d’Italia che tutela gli esclusivi interessi di banche e società esercenti le carte di credito, pubblica un vademecum di accortezze e consigli per il buon utilizzo del denaro di plastica. Carte revolving: chi le conosce, le evita! I Consigli dell’Adusbef Ci siamo arrivati: ” Paga con una carta revolving, avrai uno sconto!”. Abbiamo da sempre cercato di mettere in guardia i concittadini contro i pericoli finanziari derivanti dall’utilizzo di carte revolving. Ma c’è ancora chi ritiene che il loro utilizzo altro non è che l’evoluzione del sorpassato acquisto a rate. La differenza è invece enorme, vediamo perché. 1) La carta revolving permette non l’acquisto di un bene a rate, ma l’acquisto a rate di tutti i beni oggetto della nostra spesa. Nel primo caso, si è in grado di valutare l’impegno finanziario della rata. Con la revolving non si è assolutamente in grado di qualificare il peso finanziario delle spese che si vanno cumulando nel tempo. 2) Con il vecchio acquisto a rate si era in grado di qualificare la quota aggiuntiva di carico sul reddito guadagnato. Con la revolving si continuano ad impegnare redditi futuri che si ritengono – falsamente – certi ed acquisiti. 3) Con il vecchio acquisto a rate si valutava, perché conosciuto, il vincolo temporale dell’impegno. Con la carta revolving la valutazione non è possibile: finché il massimale non è raggiunto e finché si paga la quota, nessuno farà osservazione. Quando questa arriverà non sarà possibile chiudere il contratto se non pagando alte somme. 4) Con il vecchio acquisto a rate l’incidenza del tasso era “pesato” dalla somma delle rate, cioè dal numero delle rate per l’importo della rata singola. Con la revolving il tasso può variare - lo decide il gestore - ma si continua a spendere (molto) ed a pagare (poco): finché il gestore non ci avrà in pugno. Se inadempienti, entreremo nell’elenco dei “cattivi pagatori” e ci vedremo chiudere tutti i canali del credito. 5) Con il vecchio acquisto a rate si poteva decidere di chiudere la partita rimborsando le quote residue, senza necessità di calcoli complicati. Con le revolving, non si sa mai con precisione la somma da versare per chiudere la partita: le somme che il gestore ci chiederà saranno quasi sempre impossibili, ci vedranno impotenti e dubbiosi. Quasi sempre si decide di proseguire con le spese, magari ripromettendoci una morigeratezza dal fiato corto. 6) Si consideri inoltre che il tasso applicato alla nostra carta revolving varia dal 16 al 21 per cento su base annua. Oggi ci sono istituti di credito che offrono prestiti personali tra il 7 e l’8 per cento: dalla metà a tre volte più economico. 7) “Sconto se si usa la carta revolving”; “compri oggi e paghi fra due anni”: facciamo il vuoto attorno a chi vuol farci credere che le eventuali nostre entrate di domani son già oggi nelle nostre casse e contro chi vuol imporci una ferrea ipoteca sui nostri redditi futuri. 8) Raccomandazione: quando sottoscrivete il contratto per una carta di credito, fate molta attenzione: chiarite con puntualità il tipo di carta da voi richiesto: in caso di silenzio, potreste ritrovarvi a vostra insaputa “titolare” di una carta revolving mentre pensavate di entrare in possesso di una normale carta di credito, con addebito mensile di tutte le spese fatte. Le carte revolving sono così convenienti per i consumatori !

16/03/2010

Documento n.8522

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