CARTE PREPAGATE: ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI IN SINTONIA CON ANTITRUST. ALLARGARE L'OFFERTA PER ABBATTERE COSTI ELEVATISSIMI
COMUNICATO STAMPA PREPAGATE: ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI IN SINTONIA CON ANTITRUST ! ALLARGARE L’OFFERTA AD ALTRI OPERATORI PER ABBATTERE ALTI COSTI. Adusbef e Federconsumatori sono ancora una volta in piena sintonia con l’indagine Antitrust,che ha segnalato i costi elevati delle carte prepagate offerte dal sistema bancario e da banco-posta, con commissioni di ricarica che possono arrivare fino a 5 euro,gravando anche del 10% sulle somme ricaricate (ad es. le famiglie che ricaricano di 50 euro la crta per i figli minori) . Per favorire una loro riduzione occorre sfruttare le potenzialità legate ad un possibile ingresso, nel mercato dei pagamenti elettronici, degli operatori telefonici mobili che, con 80 milioni di carte, rappresentano, per la loro ampia diffusione e per le tecnologie connesse, lo strumento attraverso il quale esercitare una positiva pressione competitiva nel settore dei pagamenti elettronici. Dallo studio dell'Autorità emerge che nel mercato italiano si registra una domanda crescente di carte prepagate 'aperte', tipicamente le carte bancarie o postali, grazie alle quali è possibile effettuare qualsiasi tipologia di pagamento: alla fine del 2007 l'insieme delle carte ricaricabili e 'usa e getta' emesse da banche e Poste Italiane era pari a 5,8 milioni, con un aumento rispetto all'anno precedente del 30,1% e una crescita media annua, dal 2003, del 72,2%., con un ruolo leader di Poste Italiane che copre quasi il 60% del segmento. 25 milioni di operazioni di pagamento con carte prepagate presso Pos o su Internet, con un volume di 3,5 miliardi di euro e con transazione dal valore medio di 60 euro, a fronte di circa 12,4 milioni di prelievi presso gli sportelli Bancomat, per importo medio di 97 euro presso la propria banca e 105 euro presso gli altri istituti,rappresenta un business per gli attuali gestori che devono allargare il mercato per far abbattere i costi troppo elevati che possono raggiungere,solo per le ricariche,una percentuale dal 5 al 10 per cento. Allargare agli operatori telefonici le carte ricaricabili pre-pagate,può ridurre notevolmente i costi di ricarica dagli attuali 5 euro a 0,50 centesimi,max 1 euro,restando scandaloso richiedere 5 euro per ricaricarne 50 euro sulle carte dei figli minori.18/04/2009
Documento n.7881