CAROVITA: LA CRESCITA ESPONENZIALE DEL CREDITO AL CONSUMO

in Comunicati stampa
CAROVITA: LA CRESCITA ESPONENZIALE DEL CREDITO AL CONSUMO, ARRIVATO A 68,7 MILIARDI DI EURO (+18,5 % IN UN ANNO) , NON E’ IL FRUTTO DI UNO SPORT DI MASSA, COME VORREBBERO FAR CREDERE ABI ED ASSOFIN, MA IL SINTOMO DEL DISAGIO PROFONDO DI MILIONI DI FAMIGLIE, COSTRETTE AD INDEBITARSI PER COMPRARE PERFINO GLI ALIMENTARI. VERGOGNOSA L’ANALISI MISTIFICATORIA (NON PER BISOGNO MA PER SPORT) DI BANCHE E FINANZIAIRIE, CHE INVITANO GLI ITALIANI AL DEBITO CON TASSI DI INTERESSE (20 %) CHE SFIORANO L’USURA. Dal settembre 2004 al settembre 2005, come più volte segnalato, si è registrata una crescita esponenziale del credito al consumo pari al 18,5 per cento, passando da 57,9 miliardi di euro a 68,7 miliardi di euro, ed anche le previsioni per l’ultimo trimestre 2005, fanno ritenere un aumento del trend, con una previsione del 20 per cento ed una consistenza, secondo i calcoli di Adusbef, che dovrebbe arrivare a 72,7 miliardi di euro. Gli operatori bancari e finanziari, dando una lettura partigiana, affermano che non è vero che le famiglie s’indebitano di più perchè in questi anni si sono impoverite, ma al contrario, folgorate da una immensa ricchezza, dovuta ai buoni uffici dell’Istat su inflazione e retribuzioni, hanno cominciato a praticare l’ultimo degli sport provando piacere ad indebitarsi ed a pagare così gli alti interessi delle banche e finanziarie, che tanto per essere chiari, sono fissate anche al tasso del 20 per cento l’anno, raddoppiando così il capitale prestato in pochissimi anni. All’aumento del credito al consumo non corrisponde infatti un analogo aumento delle sofferenze- affermano il gatto Abi e la volpe Assofin- per indurre le famiglie italiane,addirittura le più abbienti, a seppellire nei debiti il loro futuro ipotecando anche il quinto dello stipendio e le case dei vecchi,per rilanciare i consumi ed entrare così in una nuova schiavitù finanziaria,che può portare anche all’usura (ammesso che il 20 per cento dei tassi,su cessioni del quinto dello stipendio ultragarantiti dal datore di lavoro,non lo siano già !). Per garantirsi i loro interessi, banche e finanziarie, oltre a fare appelli interessati,secondo i quali si può comprare oggi, iniziando il pagamento tra due e perfino tre anni (solo che quei prestiti bisogna poi pagarli), non esitano a piegare i dati economici secondo i quali oltre a crescere i debiti,aumenta contestualmente la propensione al risparmio. Ma gli ultimi dati del bollettino economico di Bankitalia sull’aumento del debito delle famiglie, dovrebbe indurre Abi ed Assofin- che avevano spudoratamente affermato qualche ora prima della loro diffusione- che:” infatti le rilevazioni della Banca d’Italia attestano che tra il 2000 e il 2005 la propensione al risparmio è salita dall’8 all’11 per cento”, ad una maggiore prudenza. Adusbef lancia l’ennesimo appello alle famiglie, di non ascoltare i consigli interessati di Abi ed Assofin alla cultura del debito,ma di evitare il più possibile di indebitarsi perché prima o poi,quei debiti bisogna pagarli con salati interessi. Il Presidente Elio Lannutti Roma,17.3.2006

17/03/2006

Documento n.5819

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