CAROVITA: AVEVAMO RAGIONE NOI ! OLTRE A PUBBLICHE SCUSE, CHIEDIAMO CHE IL TESORETTO VADA ALLE FAMIGLIE IN GRAVE SOFFERENZA

in Comunicati stampa
Comunicato Stampa 23/02/2008 POTERE DI ACQUISTO 2002-2007 PREZZI E TARIFFE: IN 6 ANNI (DAL 2002 al 2007) RINCARI PER 7.635 EURO PER OGNI FAMIGLIA. “RAPINATI” 137,4 MILIARDI DI EURO AI PERCETTORI REDDITO FISSO. DELLA POPOLAZIONE, CHE HANNO SUBITO UNA STANGATA DI 7.635 EURO DAL 2002 CON IL PRETESTO DELL’EURO, E’ da sei anni che le nostre associazioni denunciano quello che oggi è sotto gli occhi di tutti,le famiglie italiane, colpite da sei anni di rincari, da ritocchi e ritocchini, non riescono più ad arrivare alla fine del mese. Le accuse di una speculazione selvaggia e di dati Istat taroccati,avanzate dal 2002 da Adusbef e Federconsumatori, hanno trovato conferma sia nella più autorevole ultima ricerca di Bankitalia: “Tra il 2000 e il 2006 i redditi delle famiglie (con capofamiglia dipendente) sono rimasti in termini reali sostanzialmente stabili, con un incremento dello 0,3% (media tra due periodi, 2000-2004 e il 2004-2006. Vale a dire, nel periodo 2004-2006 i redditi di queste famiglie hanno mostrato un incremento pari al 4,3% e tale miglior andamento "compensa soltanto in parte la riduzione osservata fra il 2000 e il 2004, mentre le famiglie dei lavoratori autonomi, hanno avuto incrementi del 13,1%”. E sia nella stessa “confessione” di ieri da parte dell’ ISTAT. Avevamo addirittura chiesto,affermano Elio Lannutti e Rosario Trefiletti già allora una commissione che indagasse su cosa fosse avvenuto nel 2002 durante il cambio lira-euro per cui in presenza di un aumento incredibile dei prezzi soprattutto dei beni di largo consumo veniva registrato addirittura un calo del tasso di inflazione dal 2,7 al 2,5 mentre dai nostri osservatori e dai nostri calcoli (peraltro suffragati da altri autorevoli centri economici) il tasso medio avrebbe dovuto collocarsi al 5,6% e quello relativo ai prodotti di largo consumo all’8,9%. Infatti, secondo i dati di Adusbef e Federconsumatori, questi i rincari annui dal 2002 al 2007 per le famiglie dei lavoratori dipendenti: RINCARI 2002 1.870 Euro RINCARI 2003 1.420 Euro RINCARI 2004 1.330 Euro RINCARI 2005 970 Euro RINCARI 2006 1.050 Euro RINCARI 2007 995 Euro TOTALE RINCARI 7.635 Euro Diciotto milioni di famiglie di lavoratori dipendenti hanno subito, quindi, una “rapina”,soprattutto con il pretesto dell’euro e l’effetto trascinamento,dal 2002 al 2007, di 137,4 miliardi in tutti i settori della vita produttiva, dai generi di largo consumo a quelli di prima necessità, dai servizi bancari a quelli assicurativi,dalla benzina al gas, dai trasporti pubblici alle tariffe ferroviarie, ai rifiuti solidi urbani,per non parlare dei muti a tasso indicizzato a carico del 91 per cento dei richiedenti, ossia 3,2 milioni di famiglie. Adusbef e Federconsumatori ritengono di avere diritto alle scuse da parte di quanti hanno deriso e banalizzato le nostre denunce che venivano quotidianamente pubblicizzate anche attraverso iniziative e manifestazioni quali “gli scioperi della spesa”, ma ne faremmo volentieri a meno di queste scuse, se almeno si decidesse in questa fase, vista l’emergenza in cui versano le famiglie, di realizzare alcune soluzioni in direzione del potere di acquisto dei redditi fissi, a partire dalla più importante e necessaria. Infatti anziché utilizzare nella campagna elettorale la reciproca colpa dei disastri realizzati dal 2002 in avanti e che ci trasciniamo come un fardello insopportabile, si faccia un gesto di vera e propria buona volontà per tentare una riappacificazione con le famiglie. Si vada subito in Parlamento e si decidano senza tentennamenti di sorta norme, anche di carattere fiscale, che ridiano potere di acquisto alle famiglie che vivono di reddito fisso quali lavoratori e pensionati.

23/02/2008

Documento n.7149

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