CARO RC AUTO: CALANO I SINISTRI,MA AUMENTANO A DISMISURA I COSTI DELLE POLIZZE
CARO RC AUTO: CALANO I SINISTRI,MA AUMENTANO A DISMISURA,INVECE DI SCENDERE (COME DA SOLENNE IMPEGNO ANIA), I COSTI DELLE POLIZZE. SPUDORATE E POCO CONVINCENTI LE GIUSTIFICAZIONI DELLE IMPRESE, CHE SI ARRAMPICANO SUGLI SPECCHI PER GIUSTIFICARE I CONTINUI AUMENTI. IL GOVERNO CHE VERRA’, DOVRA’ PORRE UN FRENO ALLO SCANDALO TUTTO ITALIANO DEL “CARO POLIZZE”, CHE TAGLIEGGIA MILIONI DI ASSICURATI. Nessuno parla più di quel protocollo truffa,sottoscritto tra Ania,Ministero delle Attività Produttive ed alcune associazioni dei consumatori, che prevedeva di abbattere del 10 per cento i livelli elevatissimi delle polizze RC Auto,in cambio di una legge salvacompagnie che venne approvata,proprio in virtù di quell’accordo, dal Governo. La discussione successiva sulla RC Auto, non è mai stata incentrata sulle diminuzioni tariffarie, giustificate anche dalla diminuita incidentalità,pari al 18 per cento per effetto della patente a punti, ma sul livello degli aumenti che sono sempre stati superiori al tasso di inflazione,come dimostrano anche i dati (seppur edulcorati al ribasso) dell’Istat,che a fronte di un’inflazione del 6,9 per cento,ha registrato aumenti doppi e pari al 13,9 per cento negli ultimi 4 anni. Ma anche a fronte degli ulteriori dati sulla incidentalità stradale pubblicati dall’Ania (non da Adusbef), secondo i quali negli ultimi cinque anni (2001-2005) si è registrata una tendenza alla diminuzione della frequenza: dal 9,96% della media italiana del 2001 si è infatti passati nel 2005 all’8,63%, con un calo, spiega l’associazione delle compagnie assicuratrici di oltre il 13%,la spudoratezza delle compagnie non ha limiti. Per giustificare gli omessi mancati ribassi,l’Ania tira fuori dal cappello l’ennesimo coniglio dove evidenzia come l’importo medio liquidato per incidente nei primi nove mesi del 2005 (ci piacerebbe sentire anche cosa dice la contigua Isvap in proposito), sia salito a 3.428 euro, il 3,5% in più rispetto allo stesso periodo del 2004. Nonostante gli aumenti siano continui, rispetto agli anni precedenti l’andamento al rialzo –dice ancora l’Ania- è però rallentato. Gli aumenti tuttora in corso,pari ad una media del 4 per cento (con punte del 10-15 per cento per chi non ha subito alcun sinistro), scattano subito: per i ribassi,c’è sempre tempo ! Il Governo che verrà ha l’obbligo di porre un freno ad uno scandalo assicurativo tutto italiano da parte di imprese privilegiate, che invece di farsi concorrenza,hanno attivato accordi di cartello aumentando in 8 anni le tariffe obbligatorie del 132 per cento, taglieggiando in questo modo,milioni di assicurati costretti a pagare polizze tra le più alte d’Europa,anche se non hanno mai denunciato alcun sinistro. Roma,13.3.200614/03/2006
Documento n.5801