CARO BANCA: LE BUGIE DEL PRESIDENTE DELL’ABI MAURIZIO SELLA,HANNO LE GAMBE CORTE.

in Comunicati stampa
CARO BANCA: LE BUGIE DEL PRESIDENTE DELL’ABI MAURIZIO SELLA,HANNO LE GAMBE CORTE. I COSTI DEI CONTI CORRENTI BANCARI ITALIANI,GRAZIE ANCHE AL PROTEZIONISMO DI FAZIO ED A CONSOLIDATE POLITICHE DI CARTELLO, SONO TRA I PIU’ CARI DEL MONDO ED IL COMMISSARIO MC CREEVY, FA BENE A NON TENERE CONTO DELLE VELINE PASSATE DALL’ABI,SECONDO CUI UN CONTO COSTA 65 EURO. CON 65 EURO NON SI RIESCE NEPPURE A PAGARE LE SPESE DI CHIUSURA DEL CONTO ! IL GOVERNO NON PERDA L’OCCASIONE,NELLA LEGGE DI RIFORMA DEL RISPARMIO,DI TRASFERIRE A ANTITRUST LA CONCORRENZA BANCARIA, PER LENIRE IL CARO BANCA. Le bugie del presidente dell’Abi,Maurizio Sella,secondo il quale un conto corrente in Italia costa 65 euro ed è tra i meno cari del mondo,hanno le gambe corte. Nonostante le “veline” che l’Abi ha tentato di far passare nei giorni scorsi in occasione dell’incontro italiano,il commissario europeo al mercato interno Charlie Mac Crevy,non le ha bevute. In Italia un conto corrente bancario costa 252 euro,secondo Cap Gemini,oltre 550 euro,secondo Adusbef che elabora da circa 20 anni le tariffe bancarie praticate dalle banche sui conti correnti non convenzionati. Con 65 euro il povero e spremuto correntista,non riesce neppure a pagare le spese di chiusura del conto corrente a causa di consolidate politiche di cartello (l’Abi fino a pochi anni fa imponeva “Norme bancarie uniformi” alle banche associate) e del protezionismo di un Governatore di Bankitalia, tutt’ora impegnato a difendere l’italianità delle banche: il Governo avrebbe il dovere, in occasione della legge di riforma del risparmio,di trasferire la concorrenza bancaria all’Antitrust per rivitalizzare un settore troppo a lungo protetto ! Secondo Capgemini, che ha esaminato i costi in 19 Paesi,per eseguire le più semplici operazioni bancarie si spendono in Italia 252 euro l’anno, contro una media di 108 euro. Ed è attorno a questa cifra che si aggira il costo pagato dai cittadini nella maggior parte dei 19 Paesi. Solo Italia, Svizzera, Germania e Stati Uniti vanno oltre i 108 euro. Se svizzeri e italiani sono i più tartassati, già per i tedeschi la tenuta di un conto corrente scende a 159 euro. I più fortunati sono gli olandesi che se la cavano con 34 euro. Pur essendo le meno virtuose le banche italiane non hanno rinunciato a aumentare i costi, cresciuti in un anno del 9,7 per cento (come ha certificato dall’Istat). COSTI BANCARI - CONFRONTO 2005 Fonte Capgemini - In euro ITALIA 252 GERMANIA 223 SVIZZERA 159 NORVEGIA 131 USA 126 MEDIA 108 SPAGNA 108 SLOVACCHIA 106 POLONIA 101 FRANCIA 99 PORTOGALLO 99 CANADA 93 AUSTRIA 93 REP. CECA 83 AUSTRIALIA 81 SVEZIA 80 INGHILTERRA 64 BELGIO 63 CINA 54 OLANDA 34 VALUTAZIONI ADUSBEF SU COSTO C/C BANCARIO IN "MODULI" Alcune banche (Intesa,Unicredit,Capitalia),anche per riconquistare la fiducia tradita, stanno eliminando le spese di chiusura conto per alcune conti particolari e si stanno impegnando a non modificare le condizioni contrattuali sottoscritte,come ha disinvoltamente fatto il rag.Fiorani,con un avviso sulla Gazzetta Ufficiale,per un periodo di 2/3 anni. Questa è la strada maestra,ma occorre anche che venga affrontata la questione nella legge di riforma del risparmio,eliminando la prassi, di modifiche unilaterali peggiorative per gli utenti nei contratti. Il Presidente Elio Lannutti Roma,21.9.2001

21/09/2005

Documento n.5068

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