CARO BANCA: "L'AMMUINA" DI DRAGHI, CHE INVECE DI LANCIARE CORTINE FUMOGENE PER NASCONDERE MALEFATTE,HA DOVERE DI SANZIONARE GLI AMICI BANCHIERI.

in Comunicati stampa
Comunicato Stampa CARO BANCA: "L'AMMUINA" DEL GOVERNATORE DRAGHI, CHE INVECE DI LANCIARE USUALE CORTINA FUMOGENA PER NASCONDERE MALEFATTE, AVREBBE IL DOVERE DI APPLICARE SALATE SANZIONI PREVISTE DAL TESTO UNICO BANCARIO,PER SCORAGGIARE SCIPPO CON DESTREZZA ED ORDINARI SOPRUSI A DANNO DEI CONSUMATORI. 50 EURO DI STANGATA I “RINCARI” SU COSTI E COMMISSIONI ! Il grido di allarme lanciato ieri dal Governatore della Banca d’Italia Draghi in merito ad usi, abusi e quotidiani soprusi bancari, rappresentano l’ennesima chiacchiera da bar sport,la usuale cortina fumogena sollevata ad arte per occultare le malefatte dei banchieri e difendere la stabilità del sistema bancario a danno di correttezza e trasparenza. Se le banche aggirano o non rispettano la legge che ha vietato le commissioni di massimo scoperto sui conti correnti non affidati (cioè quelli privi della soglia di debito tollerata dagli istituti) e ne ha disciplinato l’applicazione su quelli affidati, il Governatore Draghi non deve ergersi a finto paladino dei consumatori facendo i consueti appelli alla moral suasion che da anni le banche non accolgono,ma ha il dovere di ordinare alla pletora di dirigenti, urgenti ispezioni irrogando doverose sanzioni amministrative e perfino segnalazioni penali alla magistratura nei casi più gravi,come è chiaramente disciplinato dal Testo Unico Bancario. La verità è -affermano Lannutti e Trefiletti- che il Governatore Draghi,per non disturbare gli azionisti di Bankitalia ed in primis l’Abi, con i quali continua ad andare a braccetto, invece di utilizzare l’esercito dei settemila dipendenti di Bankitalia per chiedere alle banche il rigoroso rispetto delle norme legislative o fare tesoro delle indagini Antitrust,come la recente segnalazione al Parlamento sul pizzo del massimo scoperto, preferisce ricorrere, in puro stile napoletano sede del forex a quella tecnica definita “ammuina",ovvero il maggior rumore e confusione possibile per lasciare briglia sciolta ai banchieri. Invocare dal palco del Forex un nuovo intervento legislativo, che superi le incertezze interpretative che non esistono sul “pizzo del massimo scoperto”, applicato solo in Italia,equivale a trasferire sul legislatore la potestà dei controlli e della vigilanza sulle aziende di credito che spettano ad una Banca d’Italia Ponzio Pilato,che non ha mai tutelato i diritti dei correntisti e risparmiatori,ma solo gli interessi dei banchieri. I rincari in ordine sparso imposti dai banchieri,dai 3 euro per prelevare contanti agli sportelli di Unicredit, che non possono più rivolgersi al personale della singola filiale anche per normali operazioni di cassa, ma devono procedere al versamento esclusivamente tramite sportelli automatici con l’obbligo di richiedere la tessera bancomat,ai ritocchi di costi e commissioni, oltre a configurare un ulteriore salasso per le tasche dei correntisti stimati in 50 euro su base annua, rappresenta l’ennesimo abuso che la Banca d’Italia finge di non vedere. Adusbef e Federconsumatori hanno presentato l’ennesima denuncia all’Antitrust,auspicando che oltre alle parole vuote di Draghi,si possano stroncare gli ordinari abusi di un sistema bancario,sulla pelle delle famiglie e delle piccole e medie imprese. Adusbef- Federconsumatori

15/02/2010

Documento n.8480

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