CARO BANCA. ANTITRUST: AZZERARE TUTTE LE SPESE DI CHIUSURA E DI TRASFERIMENTO TITOLI
CARO BANCA: AZZERARE TUTTE LE SPESE DI CHIUSURA E DI TRASFERIMENTO TITOLI PRATICATI. ANCHE L’ANTITRUST METTE ALLA BERLINA “PATTI CHIARI”, MERA OPERAZIONE DI RESTYLING A COPERTURA DELLE MAGAGNE DELL’ABI. PER FAR ATTIVARE LA VERA CONCORRENZA BANCARIA,BISOGNA AZZERARE LE SPESE DI CHIUSURA DEI CONTI CORRENTI E DI TRASFERIMENTO TITOLI, ABROGANDO SENZA INDUGIO, L’ART.118 DEL TESTO UNICO BANCARIO: LA LICENZA UFFICIALE, DIETRO LA QUALE LE BANCHE SI NASCONDONO PER RAPINARE LIBERAMENTE ED ARBITRARIAMENTE I CONSUMATORI ! Anche l’Antitrust,dopo essersene accorta,ha messo alla berlina l’operazione propagandistica messa in piedi dall’Abi e denominata “Patti Chiari”,un inutile costo aggiuntivo addossato sulle spalle dei correntisti per indorare la pillola indigesta, di tariffe bancarie elevatissime e tra le più alte del mondo. I furbetti dell’Abi infatti, in previsione dell’indagine conoscitiva sui costi dei servizi bancari- sono stati colti con le mani nella marmellata anche da Giovanni Calabrò,responsabile Antitrust sulle banche, in merito alle spese di chiusura dei conti correnti e di trasferimento titoli che alcune banche ( ancora poche) stanno finalmente abolendo. Riferendosi a Patti Chiari, il consorzio di banche italiane, che secondo l’Antitrust applica la formula del costo zero solo ai nuovi clienti, “è importante – ha detto Calabrò- che l’azzeramento dei costi di uscita dal conto corrente sia applicato a tutti i conti, non solo a quelli nuovi”. Il servizio “Conti Correnti a Confronto” offerto da PattiChiari, è una nebulosa,un vero e proprio labirinto che neppure la pazienza di Arianna,l’eroina mitologica dal celebre filo, riuscirebbe a portare in luce,visto che il sito rimanda spesso a singole banche che si guardano bene dal pubblicizzare,sui loro siti, i costi dei conti correnti praticati (forse perché se ne vergognano !). L’indagine conoscitiva dell’Antitrust sui costi dei servizi bancari,che vedrà la partecipazione anche di Adusbef,riserverà amare sorprese ai “furbetti dell’Abi”, che difendono la libertà ottenuta, con il concorso dell’ex Governatore Fazio,di praticare tariffe bancarie elevatissime e non commisurate alla qualità dei servizi erogati e di modificare le condizioni contrattuali,vera e propria licenza di “rapina di massa” ai danni dei correntisti,con il famigerato ricorso all’art. 118 del Testo Unico Bancario, che Adusbef si sta battendo per abrogare. Il Presidente Elio Lannutti Roma,17.2.200617/02/2006
Documento n.5708