BUCO DI BILANCIO: MINISTRO TREMONTI GIUSTIFICHI RAGIONI DISSIPAZIONE AVANZO PRIMARIO

in Comunicati stampa
BUCO DI BILANCIO: MINISTRO TREMONTI GIUSTIFICHI RAGIONI DISSIPAZIONE AVANZO PRIMARIO (50 MLD EURO) E PIU’ DEBITO IN 5 ANNI (2001-2005) DI 3.500 EURO A CITTADINO. Il ministro dell’Economia Tremonti,piuttosto che continuare a negare l’evidenza della volontà popolare che ha dato la vittoria all’Unione,accetti la sconfitta e cerchi di spiegare “alla lavagnetta”, come ha fatto 5 anni fa sulle reti Rai in prima serata, il disastro dei conti pubblici lasciati in eredità, come l’aumento esponenziale del debito pubblico,attestato a gennaio 2006 (supplemento Bollettino statistico Bankitalia) a quota 1.544.627 milioni di euro, con un aumento di 201,532 miliardi di euro rispetto al 2001 quando era pari a 1.343,095 miliardi di euro pari a 3.500 euro a cittadino. Ogni italiano (dal neonato al centenario) ha sulle spalle un fardello di cambiali pari a 26.421 euro (51 milioni di vecchie lire), cresciuto dal Giugno 2001 al Gennaio 2006,di 201,532 miliardi di euro: spieghi il ministro dell’economia come mai,in poco meno di 5 anni, la finanza creativa “tremontiana”, al tramonto per fortuna,ha prodotto un aggravio di debito di 3.500 euro a cittadino. Il cosiddetto “avanzo primario”, ossia il gruzzolo che lo Stato mette da parte per far fronte ad evenienze diverse, al netto degli interessi da pagare, ha subito una decurtazione del 61,5 per cento rispetto al 1994, con un accelerazione accentuata negli ultimi 5 anni: Tremonti si è così mangiato il 4 per cento del Pil, con un “gruzzolo risparmiato” passato dal 4,5 per cento del Pil nel 2000 allo 0,5 per cento nel 2005 che equivale a ben 50 miliardi di euro dissipati per far fronte ad una finanza allegra e molto distruttiva, più che alla cosiddetta finanza creativa.
AVANZO PRIMARIO IN % SUL PIL IN ITALIA dal 1994 al 2005 In parentesi la variazione percentuale sull’anno precedente 1994: 2,1 1995: 3,9 (+85,7 %) 1996: 4,4 (+12,8 %) 1997: 6,7 (+52,3 %) 1998: 5,2 (-22,4 %) 1999: 5,0 (-3,8 %) 2000: 4,5 (-10 %) 2001: 3,2 (-28,9 %) 2002: 2,7 (-15,6 %) 2003: 1,7 (-37 %) 2004: 1,3 (-23,5 %) 2005: 0,5 (-61,5 %)
Fonti: Dal 1994 al 2004 Banca d’Italia - Relazione annuale 2004, pag. 206 Tav. C3 Principali indicatori di bilancio delle amministrazioni pubbliche in Italia. Dal 2001 al 2005 ISTAT - conti economici nazionali 2001-2005 pag. 22 Tavola 19. Rapporti caratteristici del conto economico consolidato delle amministrazioni pubbliche Il Presidente (Elio Lannutti) Roma, 20.4.2006

20/04/2006

Documento n.5913

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