BPL- ANTONVENETA: FIORANI CHIEDE VERDETTO URGENTE AL TAR DEL LAZIO ?

in Comunicati stampa
BPL- ANTONVENETA: FIORANI CHIEDE VERDETTO URGENTE AL TAR DEL LAZIO ? ANCHE ADUSBEF COSTITUITA AD ADIUVANDUM DELLA CONSOB LE CUI DECISIONI, DOPO LA PRONUNCIA DI AZZERAMENTO DEL TRIBUNALE DI PADOVA,SONO PIU’ FORTI. SE L’UE DOVESSE APRIRE PROCEDURA D’INFRAZIONE CONTRO L’ITALIA, PER IL DISPOTICO METODO DI FAZIO, CHE HA RISPOSTO A KROES: “QUI COMANDO IO” ,PUR NON AVENDO IL FISICO,IL GOVERNO DEVE AVVIARE UNA PROCEDURA DI RIMOZIONE DALL’INCARICO. LA VERA BANCA D’ITALIA NON E’ QUELLA DI FAZIO, CHE HA FATTO STRAME DI STILE, RIGORE, OSSEQUIO DELLE REGOLE,MA DEL DIRETTORE FRASCA, CHE HA BEN RISPOSTO IERI AL SIGNOR FIORANI:LE ISTITUZIONI SI DIFENDONO DA SOLE CON IL LORO LAVORO. “QUI COMANDO IO”. La dispotica gestione del credito e del risparmio del Governatore della Banca d’Italia Fazio, in merito alle sue travalicanti funzioni, che contrastano con le normative europee sull’ingresso delle banche estere nel capitale delle banche italiane,rischiano di far guadagnare all’Italia una procedura d’infrazione da parte della Ue. Ma se ciò dovesse accadere, lo stesso governo italiano,dovrebbe aprire una immediata procedura di rimozione di Antonio Fazio,per restituire credibilità ad una istituzione,gestita con metodi così feudali,da non essere più condivisi neppure da tutte le organizzazioni sindacali presenti in Via Nazionale,che oltre ad aver diffuso un duro documento durante l’assemblea annuale del 31 maggio, hanno indetto uno sciopero il 16 giugno p.v.,”contro la dispotica azione del Governatore”. La Banca d’Italia non è quella rappresentata da un Governatore che va a braccetto con banchieri amici già rinviati a giudizio e pluri indagati per gravissimi reati finanziari con i quali briga per disegnare nuovi assetti bancari che sbarrano la strada allo “straniero”,ma quella descritta ieri dal direttore della vigilanza creditizia Francesco Frasca,che ad una provocazione del ragionier Fiorani,ha risposto: “le istituzioni si difendono da sole,con il loro lavoro”. Anche il Tribunale di Padova,nella sentenza di azzeramento del cda Antonveneta nominato illegalmente dall’assemblea del 30 aprile,riconoscendo le ottime ragioni del provvedimento Consob, ha dato un ulteriore schiaffo alla credibilità del Governatore Fazio,che aveva autorizzato il ragionier Fiorani ad un rastrellamento clandestino di quote azionarie per contrastare l’offerta pubblica ABN Amro,affatto basati su rigorosi requisiti patrimoniali di BPL,la cui carenza è anche oggetto di indagini penali,ma su criteri “amicali”. Dopo lo “scaccao matto” del giudice Amenduni,la banca guidata dal ragionier Fiorani si prepara a chiedere al Tar del Lazio una decisione urgente sul verdetto della Consob che ha individuato l’azione di concerto tra i soci di Fiorani nella scalata clandestina ad Antonveneta, anticipando,tramite "l’istanza di prelievo dal ruolo", una discussione sul merito,quindi una decisione, il più presto possibile. Seppur la Popolare di Lodi si sia ben guardata dal notificare alle parti in causa,così come prescritto, il ricorso al Tar del Lazio presentato il 3 giugno u.s. accampando una violazione del principio del contraddittorio ed una presunta carenza di prove, accusando la Consob di aver basato la sua decisione su supposizioni e non su indizi di prova (quelle stesse prove che i magistrati penali di Milano,al contrario,hanno ben individuato a carico di Fiorani & Soci), Adusbef si è costituita al Tar del Lazio ad adiuvandum della Consob, per difendere quei principi giuridici messi sotto i piedi da un Governatore “delegittimato” secondo i sindacati. Il Presidente Elio Lannutti Roma,9.6.2005

09/06/2005

Documento n.4713

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