BPL-ANTONVENETA: LA PROCURA DI MILANO SMASCHERA TRA I “CONCERTISTI”, IL REGISTA OCCULTO DELLA SCALATA

in Comunicati stampa
BPL-ANTONVENETA: LA PROCURA DI MILANO SMASCHERA TRA I “CONCERTISTI”, IL REGISTA OCCULTO DELLA SCALATA AD ANTONVENETA,QUEL GOVERNATORE FAZIO, GARANTE DI MALEFATTE ED ILLEGALITA’ BANCARIE A DANNO DI CONSUMATORI, IMPRESE E DEL SISTEMA PAESE, NON PIU’ “INTOCCABILE” ! ADUSBEF,CHE HA NON HA MAI SMESSO DI DENUNCIARE I METODI FEUDALI DEL GOVERNATORE,AUSPICA UNA NUOVA “MANI PULITE FINANZIARIA”, PER RIPRISTINARE LA LEGALITA’ E RIDARE CREDIBILITA’ AD UNA ISTITUZIONE,LA BANCA D’ITALIA, TRASCINATA NEL FANGO E NEL RIDICOLO PER ASSECONDARE I VOLERI DI FAZIO ! LA CONSOB HA IL POTERE ED IL DOVERE DI SOSPENDERE LE DUE OPA LANCIATE IN CONCERTO DAL “QUARTETTO” VOCALE FAZIO-FIORANI-GNUTTI-RICUCCI,BASATO SULLA SISTEMATIVA VIOLAZIONE DELLA LEGALITA’. Il concertista-regista dello scandalo BPL-Antonveneta,da oggi ha un nome e cognome ! Si chiama Antonio Fazio,come emerge irrefutabilmente dalle intercettazioni telefoniche acquisite agli atti dalla Procura di Milano che ieri ha sequestrato 84 milioni di azioni Antonveneta che fanno capo ai signori Fiorani,Ricucci & Soci,acquisiti con criteri tutt’altro che legali e rispettosi delle norme. Nella seconda,delle 5 denunce presentate alle Procure di Roma e di Milano il 7 aprile 2005,Adusbef scriveva: “Il rastrellamento clandestino delle azioni Antonveneta,svolto da soggetti diversi da ABN AMRO che aveva lanciato un’Offerta Pubblica di Acquisto in contanti ed alla luce del sole,sotto l’abile regia di un Governatore della Banca d’Italia protezionista, cultore di monopoli e cartelli bancari interni e della difesa dell’italianità delle banche con l’esclusiva finalità di stangare, con prezzi e tariffe proibitivi i consumatori,può configurare una vera e propria turbativa del mercato e causare gravissimo nocumento al mercato ed ai risparmiatori”. I sostituti procuratori della Repubblica di Milano Eugenio Fusco e Giulia Perrotti, titolari dell’inchiesta sulla scalata all’istituto padovano, che hanno chiesto ed ottenuto il sequestro delle azioni, tuttora in possesso, di un gruppo di una decina di ’concertisti’, gli azionisti cioè che, secondo quanto ipotizzato dagli inquirenti e dalla Consob, avrebbero agito di comune accordo, ostacolando di fatto l’Opa lanciata da Abn Amro,hanno inserito negli atti anche le “conversazioni” telefoniche tra il signor Fiorani mero esecutore delle volontà del Governatore della Banca d’Italia,non più “intoccabile” ma candidato,a giudizio di Adusbef, a sedere presto sul banco degli imputati. Tali schiaccianti prove, dovrebbero indurre il signor Fazio a trarre le doverose conclusioni ed il Governo, ad intervenire per commissariare una Banca d’Italia, non più presidio della terzietà e del rigoroso rispetto della legalità,ma schierata a fianco di “faccendieri” con capitali poco trasparenti e dal passato poco chiaro,forse equivoco, utilizzati dal governatore per le scorrerie finanziarie che hanno messo alla berlina la credibilità dell’Italia e dei mercati. Adusbef che non ha mai smesso di denunciare le malefatte del Governatore,confida che l’opera della Magistratura,una sorta di “Mani Pulite Finanziaria”,appoggiata incondizionatamente da milioni di utenti bancari, possa fare piena luce in queste vicende inquietanti,che rappresenta la punta dell’iceberg,di malefatte,illegalità,gestione arrogante e feudale del signor Fazio (sarebbe utile passare al microscopio le autorizzazioni di fusioni ed aggregazioni concesse e/o negate negli ultimi 10 anni),di una Istituzione, che non gode più di quel rispetto e prestigio indiscusso di cui l’Italia andava fiera. Adusbef chiede infine che la Consob sospenda, sia i titoli oggetto di Opa dalle contrattazioni, che le due offerte pubbliche lanciate dal “quartetto vocale” Fiorani,Fazio,Gnutti,Ricucci. Il Presidente Elio Lannutti Roma,26.7.2005

26/07/2005

Documento n.4903

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