BPI: IL “RINNOVATORE” GRONCHI IMPEDISCE LA PARTECIPAZIONE DELL’AZIONISTA ADUSBEF (10 AZIONI) ALLA PROSSIMA ASSEMBLEA.
BPI: IL “RINNOVATORE” GRONCHI IMPEDISCE LA PARTECIPAZIONE DELL’AZIONISTA (10 AZIONI) ADUSBEF ALLA PROSSIMA ASSEMBLEA. TEME FORSE DI RISPONDERE AD ALCUNE SCOTTANTI DOMANDE, SUI MANCATI STORNI DEI 100 EURO RAPINATI AI CORRENTISTI ? DOVRA’ NASCONDERE AGLI AZIONISTI LE ALLEGRE CONSULENZE ELARGITE ALL’AVV. MARCO CARDIA ? TEME DI CHIARIRE IL MISTERO DELLA CANDIDATURA DI GIORGIO OLMO,SODALE DI FIORANI,AL CDA ? OPPURE E’ IMBARAZZATO PER NON AVER RIMOSSO NESSUN DIRIGENTE BPI DELLA PASSATA GESTIONE,DA DIREZIONI CHIAVE DELLA BANCA ? Con un esposto denuncia al Presidente della Consob Cardia,al Governatore di Bankitalia Draghi, alle Procure della Repubblica,Adusbef ha denunciato il comportamento discriminatorio della Banca Popolare di Lodi in merito al mancato rilascio del biglietto assembleare per partecipare all’assemblea degli azionisti,convocata per sabato 28 gennaio 2006 a Lodi. Ad Adusbef infatti,titolare di 10 azioni appositamente acquistate secondo la normale prassi che regola le assemblee societarie della aziende quotate in borsa per prendere la parola alla prossima assemblea, è stato rifiutato il biglietto di partecipazione con ridicole ed oppugnabili argomentaizoni, che abbiamo provveduto a denunciare. Ma di cosa ha paura il “rinnovatore” della continuità gestionale (forse per questo scelto da Fazio) dr. Divo Gronchi, che già 1 mese fa aveva promesso solennemente, nell’ambito di una trasmissione televisiva, di voler restituire le somme rapinate ai correntisti che ne avessero fatto richiesta,volontà confermata dal Presidente dell’Abi Sella,come al solito per farsi propaganda a buon mercato,visto che ancora questi 100 euro in media non sono stati restituiti alla generalità dei correntisti, addebitati 1 anno fa e da noi denunciati,per spese fantasma,quali 50 euro di “commissioni d’urgenza”; 15 euro di “spese postelegrafoniche”; 35 euro di “recupero spese amministrative” ? Per chiudere quella “rapina di massa” a danno di almeno 1 milione di correntisti,Gronchi e Sella dovranno fornire ed esibire le prove provate,ossia i tabulati che dimostrano lo storno,con giusta valuta al 31 dicembre 2004 delle somme indebitamente ed illegalmente addebitate,oltre ad interessi e risarcimento danni, quantificati in circa 50 euro ad utente,che rappresenteranno anche la prova del falso in bilancio,come ipotizzato nelle denunce inoltrate a 12 Procure della Repubblica il 10 febbraio 2005:strano che la Procura di Lodi, si sia mossa solo ora per contestare il falso in bilancio ! Ma quali sono i timori del dr. Gronchi ? Teme forse di giustificare la quasi generale continuità gestionale, provata sia dalla proposta di nominare l’ex V. Presidente Giorgio Olmo e principale sodale di Fiorani al prossimo cda ? Oppure è imbarazzato dal fatto che ad oltre 2 mesi dalla nomina non ha rimosso nessun dirigente del gruppo BPI, che continuano tranquillamente ad operare in posti chiave, ed ha timore di rivelare i compensi percepiti,sui quali ha sempre sorvolato e si ostina a non rendere pubblici ? O teme la domanda più scottante sull’avv. romano Marco Cardia, figlio di Lamberto Cardia, il presidente della Consob che fu chiamata a pronunciarsi sulla scalata Antonveneta, oggetto dell’ennesima denuncia di Adusbef alle Procure di Roma e Milano il 27 aprile 2005 ? L’avvocato Cardia infatti,comincia la sua collaborazione con Bpl nel 2003, presentato dai vertici della Banca Eurosistemi (in quel periodo il presidente era Piero Giarda, già allora nell’orbita di Lodi, oggi tra i nomi papabili per la presidenza della Popolare Italiana) che faceva capo all’istituto di Fiorani. Marco Cardia – come è stato accertato- ha diversi rapporti di consulenza con la ex BPL,tra i quali uno che gli ha garantito un reddito di circa 220mila euro annui. Un rapporto di collaborazione stretto soprattutto con la società che gestisce i crediti della banca e che permette a Cardia di avere regolari entrate di quasi 19.000 euro al mese. Adusbef, auspica che oltre a Gronchi,Consob e Bankitalia rispondano a queste domande riguardanti rapporti professionali con importanti società quotate ed addirittura membro del consiglio di amministrazione della Carivit (Cassa di Risparmio di Viterbo del Gruppo Banca Intesa), di Società Autostrade e di un organismo interno alla Premafin di Salvatore Ligresti. Il Presidente Elio Lannutti Roma,21.1.200621/01/2006
Documento n.5589