BPI-ABI: GIUSTA SEPPUR TARDIVA L’ESECRAZIONE VERSO I COMPORTAMENTI DELLA BANDA FIORANI !
BPI-ABI: GIUSTA SEPPUR TARDIVA L’ESECRAZIONE VERSO I COMPORTAMENTI DELLA BANDA FIORANI ! MA SELLA DEVE ANCORA SPIEGARE PERCHE’ NON HA PRESO LE DISTANZE A SUO TEMPO DAL VICE-PRESIDENTE ABI E SOPRATTUTTO LE RAGIONI CHE LO HANNO INDOTTO A LICENZIARE IN TRONCO ANDREW SENTANCE, L’ANALISTA FINANZIARIO CHE AVEVA SCOPERTO CRITICITA’ BILANCI EX BPL ! ADUSBEF ATTENDE INOLTRE CHE LE PROMESSE DI RIMBORSARE GLI UTENTI, FATTE DAL DR. DIVO GRONCHI,NON SIANO COME AL SOLITO DA MARINAIO, MA VERIFICABILI E MANTENUTE MEDIANTE LO STORNO AUTOMATICO OPERAZIONI. Adusbef,apprezza l’esecrazione e la ferma condanna verso i comportamenti degli ex vertici della Bpi emersi dalle inchieste giudiziarie in corso,espresse oggi dal presidente dell’Abi Maurizio Sella, ma domanda dov’era quando Fiorani,vice presidente dell’Abi, adottava comportamenti così chiaramente truffaldini nei confronti di utenti e risparmiatori e soprattutto le reali e giustificabili ragioni, che lo hanno indotto a licenziare in tronco un analista finanziario,Andrew Sentance,colpevole di aver messo in luce le criticità dei bilanci della ex BPL. Siamo altresì lieti delle intenzioni manifestate da Divo Gronchi, di rimborsare i correntisti ed i risparmiatori della BPI, danneggiati dai comportamenti di Fiorani, ma conoscendo bene le promesse da marinaio dei banchieri,attendiamo che oltre alle parole,possano seguire i fatti, verificabili dallo storno con giusta valuta e documentabili pubblicamente, di tutti gli addebiti effettuatiad oltre 1 milione di clienti dietro voci fantasiose, pari a circa 100 euro a correntista per “commissioni di urgenza”, “spese postelegrafoniche”; “recupero spese amministrative”. L’unica nota veramente positiva è la vera e propria conversione dell’Abi,riguardante la vigilanza sul risparmio attribuita per funzioni e non piu’ divisa tra più,soggetti, per cui la trasparenza è competenza della Consob, la vigilanza sulle banche di Bankitalia e la concorrenza sulle banche all’Antitrust, per poter garantire i risparmiatori ed abbattere i costi elevatissimi dei servizi bancari,restituire efficienza e fiducia al sistema,purtroppo non previsti nel ddl di riforma del risparmio. Elio Lannutti (presidente Adusbef) Roma,21.12.200521/12/2005
Documento n.5471