BOND ARGENTINA: Tribunale di Firenze condanna bnca Toscana
BOND ARGENTINA: PER LE BANCHE, CHE HANNO PIAZZATO TITOLI BIDONE AI RISPARMIATORI,I GIUDICI INFLIGGONO SEVERE CONDANNE CONTINUE AL RISARCIMENTO INTEGRALE DELL’INVESTIMENTO,OLTRE INTERESSI E SPESE ! L’ULTIMA SENTENZA DEL 31 MAGGIO 2005,TRIBUNALE DI FIRENZE,GIUDICE ANGELO ANTONIO PEZZUTI,CONDANNA BANCA TOSCANA, A RIMBORSARE AD A.G., DIFESA DALL’AVV.ANDREA FROSINI, L’INTERO INVESTIMENTO DI 20.000 EURO IN TANGO BOND,OLTRE AD INTERESSI LEGALI E 5.626 EURO DI SPESE PROCESSUALI. GOVERNO LATITANTE SU PROMESSA LEGGE RIFORMA RISPARMIO E CLASS ACTION. Per le banche,che hanno disinvoltamente appioppato bond argentini a 480.000 risparmiatori, arriva la resa dei conti giudiziaria con raffiche di sentenze positive per i cittadini ! L’ultimo (ancora fresco d’inchiostro) dispositivo di sentenza del 31 maggio scorso, è stato emesso dal Tribunale di Firenze, giudice Angelo Antonio Pezzuti, che ha inflitto una dura condanna obbligando con sentenza immediatamente esecutiva la Banca Toscana a rimborsare l’investimento integrale, pari a 20.000 euro, effettuato dalla signora A.G.,difesa dall’avv.Andrea Frosini (delegato Adusbef Toscana), oltre agli interessi legali ed al rimborso delle spese processuali liquidate in 5.626 euro. L’arroganza delle banche, forti del protezionismo della Banca d’Italia e del potere economico che riesce spesso a mettere il silenziatore alle notizie,viene giustamente punita dai giudici,in merito a vertenze legali, intentate dai legali Adusbef, ancor prima delle dure sanzioni pari a 10,2 milioni di euro, inflitte a 400 amministratori di primari Istituti di credito,per aver ripetutamente violato i regolamenti Consob ed il Testo Unico della Finanza. Per le banche,che hanno violato oltre ai regolamenti Consob ed al TUF,quei principi minimi di etica bancaria,che dovrebbe ispirare il comportamento di chi propone l’investimento,non facendosi scrupolo di appioppare bond bidone ad investitori privi della minima conoscenza dei mercati e della propensione al rischio,dopo le sanzioni pecuniarie pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale l’11.2.2005 è facile pronosticare una vera e propria ecatombe giudiziaria,per non parlare della fiducia e della reputazione al lumicino, che potranno essere recuperate solo con un’ammissione delle responsabilità e non con operazioni di marketing come “patti chiari”: i risparmiatori hanno bisogno di “atti chiari” e concreti,di “fatti chiari” e non di parole. Mentre il Governo,che aveva promesso 2 anni fa una legge di riforma del risparmio si è piegato ai veti delle potenti lobby, approvando un testo inutile e controproducente che oltre a pontificare e santificare l’inquilino attuale di Via Nazionale,è basato sul principio della modica quantità per chi falsifica i bilanci (3 anni per chi colpisce lo 0,5 per mille della popolazione,ossia 290.000 risparmiatori mentre offre l’impunità a chi colpisce ad es. 250.000 risparmiatori, contro una pena minima a 12 anni negli Usa),latita paralizzato dai desiderata del Governatore della Banca d’Italia e dei suoi numerosi portavoce alla Camera ed al Senato,i giudici continuano a difendere i diritti lesi dei risparmiatori. Il Presidente Elio Lannutti Roma,2.6.200503/06/2005
Documento n.4692