Bond Argentina. 100 su 112 emissioni non dovevano essere vendute ai privati,
BOND ARGENTINI: LE SANZIONI, SEPPUR TARDIVE CONTRO UNICREDIT E BANCA INTESA, PER AVER APPIOPPATO BOND BIDONE AI RISPARMIATORI, AIUTERANNO I GIUDIZI CIVILI APERTI CONTRO LE BANCHE PER LA NULLITA’ DEI CONTRATTI. SU 112 EMISSIONI DI BOND ARGENTINI, BEN 100 ERANO VIETATE AI RISPARMIATORI, MA ADATTE SOLO AD INVESTITORI ISTITUZIONALI, CHE BEN CONOSCEVANO LA RISCHIOSITA’ ALTISSIMA DELL’INVESTIMENTO ! La Consob,seppur con un ritardo inspiegabile, ha finalmente chiesto al ministero dell’Economia l’adozione di sanzioni per Banca Intesa e Unicredit in riferimento al collocamento dei bond argentini. Per il primo istituto la sanzione è già scattata mentre per Unicredit un provvedimento è in corso di adozione. Lo si legge nella risposta del ministero dell’Economia fornita ad una interrogazione di Giorgio Benvenuto (Ds) al question time in Commissione Finanze della Camera. Ma è scandaloso e disdicevole che tali richieste di sanzioni, siano state occultate nei cassetti,per mesi e mesi (in almeno 4 incontri con l’ex presidente della Consob Spaventa e l’attuale presidente Cardia,Intesaconsumatori aveva chiesto di fare piena luce su comportamenti truffaldini delle banche nell’addossare rischi impropri ai risparmiatori),per non disturbare la manovra dilatoria del Governo,che ha preso in giro 1 milione di risparmiatori,con una legge di controriforma del risparmio,lontana anni luce,dalle esigenze dei cittadini-risparmiatori. Il comportamento giudicato illegittimo dalla Consob e dal Ministero dell’Economia consiste nel collocamento dei bond argentini presso i piccoli risparmiatori in un periodo,a partire dal 1998, in cui era già chiaro che il Paese sudamericano non sarebbe riuscito a far fronte al rimborso delle obbligazioni: "Il periodo considerato è di tre anni, a partire dal ’98 – afferma l’on. Giorgio Benvenuto - e comunque, dal mio viaggio in Argentina, io ho appurato che questi titoli non sarebbero mai dovuti finire nelle mani dei piccoli risparmiatori: al momento dell’emissione il governo di Buenos Aires aveva detto chiaramente che erano destinati agli investitori istituzionali". Tali sanzioni, che dovranno essere estese anche ad altre banche responsabili di aver piazzato prodotti bidone,aiuteranno certamente in sede civile le centinaia di cause promosse contro le banche,Banca Intesa ed Unicredit comprese,per la nullità dei contratti,ma serviranno ad incrementare ulteriori azioni giudiziarie,contro i disinvolti comportamenti degli istituti di credito,che hanno scandalosamente piazzato prodotti finanziari avariati ad 1 milione di piccoli risparmiatori bruciando spesso,l’intero risparmio di una vita di lavoro. Elio Lannutti.presidente Adusbef-Intesaconsumatori Roma,9.3.200509/03/2005
Documento n.4508