BOLLETTE ELETTRICHE: BENE,ANCHE SE ERMETICO, IL PROVVEDIMENTO DEL GOVERNO,

in Comunicati stampa
CHE CONGELA GLI AUMENTI E RINVIA AL 2009 IL RIMBORSO DEGLI “STRANDED COST” DELL’ENEL,A PATTO CHE NE CHIARISCA LIMITI E DURATA. MA COSA SUCCEDE A ALTRI UTENTI ALLACCIATI A RETI DIVERSE DA ENEL ? ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI ATTENDONO ANALOGO PROVVEDIMENTO SULLE TARIFFE DEL GAS,CON RIDUZIONE IVA AL 10 % E LA RESTITUZIONE DI 4 MILIARDI DI EURO INCASSATI COME SOVRATTASSA SU BENZINE ULTIMI 4 ANNI. Il provvedimento abbastanza ermetico di rinvio al 2009 del rimborso degli "stranded cost",ossia gli oneri sostenuti dall’Enel e non più recuperati a causa della liberalizzazione, che consente all’Autorità per l’Energia di congelare gli aumenti elettrici pari a 18 euro in media, che sarebbero scattati dal 1 luglio 2005,potrebbe essere una delle poche buone notizie del governo negli ultimi 4 anni, a patto che chiarisca e renda più trasparenti i contenuti: 1) qual’è la durata; 2) quale il risparmio netto per utente; 3) quali gli oneri impegnati; 4) quanti gli utenti che ne beneficiano (sono escluse o no le imprese ?); 5) quali le contropartite offerte ad aziende quotate sui mercati; 6) cosa succede agli altri utenti elettrici non Enel ? Usufruiranno o no,del congelamento tariffario e fino a quando ? Poiché il monte bollette elettriche pari a 40 miliardi di euro l’anno,è gravato da almeno 7,5 miliardi di euro di “oneri vari”, voci di prezzi,balzelli,sovrapprezzi ed iva sulle tasse, che non hanno niente a che vedere con le tariffe,ossia con il costo di produzione,trasporto,distribuzione,il governo può cogliere l’occasione per un riordino generale che determini bollette più trasparenti. Gli “extra-costi di sistema” comprendono sussidi,sovvenzioni ed incentivi vari, che gravano sulle bollette degli utenti: dagli incentivi alle fonti rinnovabili a quelle assimilate (produzione elettrica da scarti di lavorazioni petrolifere), ai regimi tariffari speciali riconosciuti ad alcune società come le Fs, passando per la copertura degli sconti praticati ai clienti “interrompibili”, che accettano di vedersi staccare la fornitura in caso di mancanza di offerta. Gli “stranded cost”,legati a politiche economiche a imposte dall’ex monopolista Enel prima della liberalizzazione,il cui recupero è divenuto impossibili con l’apertura del mercato,comprende anche gli “oneri nucleari”,ossia investimenti effettuati e non recuperati con l’abbandono della produzione del nucleare decisa dal referendum popolare del 1987,e che si riferisce al programma di smaltimento del materiale potenzialmente radioattivo dagli ex siti nucleari (costo 150 milioni di euro l’anno affidato alla Sogin. Ora il governo si impegni a restituire 4 miliardi di euro incamerati sull’aumento dei prezzi delle benzine negli ultimi 4 anni, trovando analoghe coperture per congelare gli aumenti del gas,pari a 37 euro in media,che scatteranno dal 1 luglio 2005, ottemperando anche alle numerose sentenze di tribunale, che equipara l’Iva sul gas al 10 per cento,sanando così l’odiosa discriminazione tra “gas per cottura”,tassato al 10 per cento, e “gas per riscaldamento”,gravato da un’aliquota Iva al 20 per cento. E’ pensabile che d’estate gli utenti possano utilizzare il gas da riscaldamento,subendo un’Iva al 20 per cento ? Adusbef-Federconsumatori Roma,22.6.2005

22/06/2005

Documento n.4784

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