BERLUSCONI: BASTA CON LE FROTTOLE DEL TASSO DI CAMBIO LIRA-EURO !

in Comunicati stampa
BERLUSCONI: BASTA CON LE FROTTOLE DEL TASSO DI CAMBIO LIRA-EURO ! NON C’ENTRA NULLA CON LA GIGANTESCA SPECULAZIONE, AVVENUTA SOLO IN ITALIA,PER GLI OMESSI CONTROLLI DEL GOVERNO COMPLICE DEI RINCARI. IL PRETESTO DELL’EURO HA FATTO TRASFERIRE 52 MILIARDI DI EURO, IL 4 PER CENTO DEL PIL,DALLE TASCHE DEI CONSUMATORI A QUELLE DI COLORO, COMPRESO IL GOVERNO, CHE HANNO AVUTO L’ALLEGRA FACOLTA’ DI FISSARE PREZZI E TARIFFE IN ALCUNI CASI RADDOPPIATI CON L’ASSIOMA 1.000 LIRE = 1 €. L’impoverimento delle famiglie,costrette per la prima volta dal dopoguerra,ad indebitarsi acquistando i libri a rate anche per mandare i figli a scuola,non dipende dal tasso di cambio lira-euro,come vorrebbe far credere il premier Berlusconi,che ha cercato oggi di raccontare l’ennesima frottola agli italiani, accusando la "debolezza" del governo Prodi (ed indirettamente del ministro del Tesoro Ciampi ndr), dovuta alla poca credibilità internazionale, ha portato l’Italia ad accettare un cambio lira-euro che è risultato sfavorevole per le tasche degli italiani. "Al momento di decidere il cambio lira-euro - ha detto il premier - non avevamo la credibilità internazionale che il nostro governo è riuscito ad acquisire e quindi abbiamo ottenuto un cambio a 1936 lire per un euro invece che una cifra per noi molto più conveniente". Un livello di cambio, ha aggiunto, che ha così inciso nei bilanci dei cittadini italiani. L’impoverimento di almeno il 90 per cento dei cittadini (che non arrivano più neppure alla seconda settimana del mese),con l’arricchimento del 10 per cento, è stato possibile da politiche economiche sbagliate e dalle mancate riforme che ha lasciato inalterato il potere di monopoli, oligopoli e cartelli, ma soprattutto dagli omessi controlli del Governo,che ha lasciato tranquillamente “rapinare”,con il pretesto dell’euro,milioni di cittadini, con un gigantesco trasferimento di 52 miliardi di euro,il 4 per cento del Pil,dalle tasche dei consumatori a quelle di coloro che hanno fissato prezzi e tariffe in molti casi raddoppiati con l’assioma: mille lire 1 euro ! Intesaconsumatori rammenta le battaglie portate avanti per controllare i prezzi ed evitare le speculazioni già nella fase di converisone lira-euro,con arrotondamenti sempre al rialzo e sfavorevoli ai consumatori. Se un cono gelato è passato da 2.500 lire a 2,5 euro,una pizza margherita da 6.000 lire a 6 euro; un affitto in città da 900.000 lire a 900 euro,non lo si deve al tasso di cambio fissato tra lira ed euro, ma principalmente alla politica di un governo “struzzo” nel migliore dei casi, complice degli aumenti nel peggiore (ricordiamo tutti la legge truffa salvacompagnie !),che ha nascosto la testa sotto la sabbia, per non vedere una tremenda speculazione che ha messo in ginocchio,con il 90 per cento delle famiglie,ogni possibile crescita dell’economia basata sui consumi. Adoc,Adusbef,Codacons,Federconsumatori –INTESACONSUMATORI Roma,4.11.2005

03/11/2005

Documento n.5226

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