BENZINE: INDAGINE ANTITRUST SACROSANTA CHE DEVE SVOLGERSI IN FRETTA, PER TUTELARE FAMIGLIE ED IMPRESE TAGLIEGGIATE DALLE OTTO SORELLE !
COMUNICATO STAMPA BENZINE: INDAGINE ANTITRUST SACROSANTA CHE DEVE SVOLGERSI IN FRETTA, PER TUTELARE FAMIGLIE ED IMPRESE TAGLIEGGIATE DALLE OTTO SORELLE ! Adusbef e Federconsumatori salutano con soddisfazione l’apertura dell’indagine Antitrust volta a verificare come il prezzo dei carburanti sull'indice internazionale Platt's si ripercuote nei listini distributori e valutare l'impatto delle cosiddette 'pompe bianche' sull'intera rete di distribuzione nazionale, con l’ obiettivo di verificare congruità,adeguatezza e trasparenza dell'utilizzo dell'indice internazionale Platt's nella determinazione dei prezzi e di individuare gli elementi che possono rendere più concorrenziale il mercato. Bene il monitoraggio tendente a paragonare i prezzi imposti dalle sette sorelle (l’ottava è il Fisco,con Governo e ministerio dello Sviluppo Economico e dell’Economia che hanno interesse a prezzi alti alla pompa per drenare 1,5 milioni di euro in più di surplus fiscale dalle tasche degli automobilisti), con quelli più concorrenziali offerti dai distributori indipendenti, le cosiddette pompe bianche in grado di influenzare gli equilibri tradizionalmente esistenti tra le società petrolifere, con prezzi di vendita particolarmente convenienti rispetto a quelli praticati sugli impianti di distribuzione tradizionali. La volontà Antitrsut di fotografare numero e distribuzione geografica dei distributori indipendenti, analizzare le possibilità di una loro ulteriore diffusione e la presenza di eventuali ostacoli al loro sviluppo con l’individuazione di precisi meccanismi di pressione competitiva ed i canali di fornitura delle pompe bianche,per evitare che le società petrolifere, che rappresentano insieme ai grossisti i fornitori delle pompe indipendenti, peggiorino le condizioni di fornitura praticate, recuperando sul mercato all'ingrosso i margini persi al dettaglio per effetto della pressione concorrenziale,essenziale per misurare la dinamica dei prezzi e delle speculazioni. Ma occorre fare presto,perché ogni giorno che passa,s ia con il combinato disposti Iva accise,che fa incassare allo Stato un surplus fiscale di ben 1,5 miliardi di euro l’anno, che con la speculazione petrolifera e l’ottusità degli ostacoli frapposti allo sviluppo della rete ed alla vendita delle benzine nella grande distribuzione,i consumatori e le famiglie sono costretti a pagare al fisco ingordo, all’inefficienza voluta del sistema ed agli speculatori,ben 2,4 miliardi di euro,con un gravame ulteriore di 120 euro annui a famiglia.28/03/2011
Documento n.8904