BENZINA: BASTA LO STILLICIDIO DEGLI AUMENTI !

in Comunicati stampa
Comunicato Stampa 19/02/2008 BENZINA: BISOGNA MODERNIZZARE IN FRETTA LA RETE DI DISTRIBUZIONE. A REGIME SI POSSONO FARE RISPARMI CONSIDEREVOLI. Basta con i soliti aumenti che non si convertono mai in riduzioni quando il petrolio varia al ribasso. Vogliamo ricordare che ogni centesimo in più di mancata riduzione o di aumento è pari ad un incasso maggiore, solo per la benzina, di circa 18 milioni di euro al mese. Ora, con la benzina che ha sfondato quota 1,40, ci saranno ricadute per ogni pieno di benzina pari a 3,00 euro in più al mese, cioè 36,00 euro l’anno e, per le ricadute sui costi di trasporto, 29,00 euro in più all’anno. Ma ciò riguarda solo l’ultimo aumento poiché se si vuole calcolare l’aumento complessivo, da febbraio 2007 a febbraio 2008, ammonta a 18 centesimi, pari a 216,00 euro in più per i pieni di benzina nell’arco dell’anno. Si tratta perciò di intervenire con grande determinazione in tutto il sistema della distribuzione dei carburanti, innovandolo e rendendolo più efficiente, almeno attraverso le seguenti direzioni: 1. Riorganizzazione e razionalizzazione dell’intera rete, superando le concentrazioni di distributori in un’unica piazza. Ciò comporterebbe risparmi pari a circa 6 centesimi. 2. Apertura negli ipermercati di distributori di carburante. Con risparmi pari a 7 – 8 centesimi. 3. Cancellazione degli inutili gadget, o loro trasformazione in sconti o buoni benzina. Risparmi pari a 1,5 centesimi. 4. Arricchire tutti i punti di rifornimento del sistema self-service ed innovarlo attraverso il mantenimento del prezzo relativo dopo l’orario di chiusura con il sistema di tele-controllo. Ci sarebbe in questo modo un risparmio di circa 3 centesimi al litro 5. Modernizzare tutti i distributori con le gradualità necessarie, da vendite solo oil a vendite oil-non-oil . Risparmi prevedibili attorno a 6-7 centesimi. A regime e con tutti questi accorgimenti, solo nel settore della distribuzione, si possono risparmiare in media per ogni litro di carburante 12- 13 centesimi. La ricaduta di tale risparmio comporterebbe un inferiore esborso da parte degli automobilisti di 6,00 € ogni pieno di benzina, pari a 12,00 € al mese e 144,00 € all’anno. Ma non solo, ogni 3 centesimi risparmiati sul prezzo dei carburanti equivalgono per tutte le ricadute sui prezzi dei beni di largo consumo ad uno 0,1% sul tasso d’inflazione, che comporterebbe quindi un ulteriore risparmio di uno 0,4% su tale tasso, pari cioè ad un risparmio di 116,00 € all’anno, con benefici per i cittadini, le famiglie ed il paese intero. Tutto ciò sul versante della distribuzione. Ben altro vi sarebbe da fare sul versante della produzione, a partire da: · il superamento della doppia velocità speculativa del prezzo dei carburanti; · il prezzo industriale degli stessi, che necessita un serio processo di investimenti in tecnologie per aumentare e migliorare le rese dei distillati. Ed inoltre intervenire per superare l’inaccettabile disparità del prezzo industriale italiano dei carburanti rispetto a quello dei paesi della comunità sapendo che ogni centesimo in più di speculazione equivale a maggior introiti per 19 milioni di euro al mese. · l’acquisizione a livello internazionale di poter acquistare il petrolio in Euro anziché in Dollari, per evitare ulteriori speculazioni sui cambi.

20/02/2008

Documento n.7141

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