BCE: OCCORRE TAGLIO DEI TASSI; BLOCCO DEI PREZZI; AUMENTI SALARIALI PER FAR RIPARTIRE IL CICLO ECONOMICO ! IL CONTRARIO RICETTA TRICHET

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA BCE: OCCORRE SFORBICIATA DEI TASSI (ALMENO DELLO 0,50%), BLOCCO DEI PREZZI E CONTESTUALE AUMENTO DELLE RETRIBUZIONI PER DIFENDERE IL POTERE DI ACQUISTO DELLE FAMIGLIE ! IL CONTRARIO DELLA RICETTA DI TRICHET,CHE VUOLE ADDOSSARE AI CONSUMATORI LE DISASTROSE POLITICHE DEI MUTUI SUB-PRIME, E LE DISINVOLTE EMISSIONI AVVENTUROSE DEI PRODOTTI DERIVATI E DELL’ALLEGRA FINANZA CREATIVA DI BANCHE DI AFFARI E FMI. Altro che moderazione salariale ! Per ripristinare il potere di acquisto dei redditi da lavoro, falcidiato dall’aumento di prezzi e tariffe, occorre una buona sforbiciata dei tassi di interesse almeno dello 0,50% ed un aumento consistente delle retribuzioni, l’esatto contrario della ricetta di Monsieur Trichet,che dopo aver tollerato e favorito -assieme al Fondo Monetario ed alle autorità monetarie- la crescita esponenziale di finanza creativa,cartolarizzazione e dei prodotti derivati, vuole addossare alle esauste famiglie consumatrici le disastrose politiche monetarie fallimentari, sfociate nella crisi dei sub-prime e nelle turbolenze dei mercati. La spirale incontrollata dei prezzi,che falcidia e riduce il potere di acquisto, non è alimentata dalla crescita dei salari, ma dalle tensioni internazionali di origine speculativa sulle materie prime,come il petrolio, che si ripercuote soprattutto in Italia sui mezzi di trasporto (al 90% su gomma) con ricadute negative sui generi alimentari,sulle bollette di luce e gas, pedaggi autostradali,tariffe ferroviarie e mutui a tasso variabile, che con i loro continui rincari, generano stangate permanenti valutate da Adusbef e Federconsumatori in 1.700 euro nel 2008 su base annua. Diventa quindi urgente- per Adusbef e Federconsumatori- una diminuzione dei tassi BCE per far respirare le famiglie debitrici, specie in Italia,dove sono stati stipulati mutui a tasso variabile al 91% dei richiedenti,3,2 milioni di famiglie a rischio insolvenza che non sopportano più il peso delle rate aumentate di oltre il 50 per cento dal dicembre 2005, assieme ad un contestuale aumento delle retribuzioni, per far ripartire quel ciclo economico bloccato dalla crisi dei consumi ed un blocco di alcune tariffe,con rincari non più giustificati. Se anche l’economia emergente in crescita costante come la Cina, bloccherà i prezzi di alcuni beni di prima necessità nel tentativo di fermare l'inflazione, che lo scorso novembre ha fatto registrare un tasso di crescita record del 6,9 per cento,con prezzi bloccati come gasolio, gas naturale e elettricità,con ulteriori interventi sulle tariffe di gas, acqua, riscaldamento e mezzi di trasporto che non potranno più aumentare, vuol dire che la ricetta giusta non è più quella di continuare a spremere i redditi affinché le famiglie possano offrire copertura, per ripianare indirettamente le avventure finanziarie delle banche di affari, ma quella di una moderazione dei prezzi ed una crescita dei salari.

10/01/2008

Documento n.7064

Sostieni i consumatori, sostieni ADUSBEF!

Puoi sostenere ADUSBEF anche attraverso il 5 x 1000: in fase di dichiarazione, indica il codice fiscale 03638881007

Informativa sull'uso dei Cookies

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.OK