BCE: I TASSI INVARIATI,CHE OCCORREVA DIMEZZARE, PALLA AL PIEDE SVILUPPO. MA AD OLIGARCHI COME DRAGHI E TRICHET,NON INTERESSA IL FUTURO DELL’EUROPA !

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA BCE: I TASSI INVARIATI,CHE OCCORREVA DIMEZZARE, PALLA AL PIEDE SVILUPPO. MA AD OLIGARCHI COME TRICHET,NON INTERESSANO IL FUTURO DELL’EUROPA ! La Banca Centrale Europea del signor Trichet, che aveva effettuato aumenti dei tassi di riferimento di mezzo punto nelle sedute del 7 aprile e del 7 luglio 2011, rendendo in tal modo più oneroso per i paesi in difficoltà onorare i propri debiti, non ha voluto correggere i propri evidenti errori abbassando i tassi che restano inchiodati all’1,5% per combattere un’inflazione che non c’è e fare il solito favore alle banche,che continuano a speculare praticando un elevato costo del denaro ! In una fase di gravissima crisi economica generata dalla speculazione e dalle leve finanziarie dei derivati, non è un problema l’inflazione attestata attorno al 2% l’anno, anche secondo le valutazioni dello stesso Trichet che la stima attorno al 2% fino a fine anno per poi scendere nel 2012, ma è invece preoccupante per famiglie,imprese e Stati sovrani in difficoltà,il costo del denaro che poteva essere ridotto all’1% se solo gli oligarchi avessero avuto a cuore le sorti dell’Europa per andare incontro ai disagi economici delle famiglie e dei cittadini troppo indebitati con le banche. Ma gli oligarchi come Trichet o Draghi, presidenti di mostri giuridici come la BCE,alla quale l’Europa ha conferito enormi potersi senza responsabilità o bilanciamenti in un Trattato bisognoso quanto prima di rettifica, non interessano certo il futuro dell’Europa, abbarbicati come sono ad una strenua difesa di teorie e dottrine economiche che stanno mietendo vittime con milioni di licenziamenti, difficoltà finanziarie e drastici abbattimenti del tenore di vita dei consumatori. Per queste ragioni, Adusbef e Federconsumatori, confidano che nella prossima riunione della Bce convocata ad ottobre, che a luglio aveva deciso una stretta monetaria resa ancor più urgente dagli andamenti dei mercati in agosto, venga deciso un abbassamento di almeno mezzo punto del tasso di riferimento Bce portandolo all’1%, per far respirare famiglie, imprese,mutuatari ed offrire la possibilità agli Stati sovrani,di ripagare i propri debiti contratti a tassi di interesse troppo elevati.

08/09/2011

Documento n.9042

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