BASTA OTTIMISMO DEL GOVERNO,

in Comunicati stampa
BASTA OTTIMISMO DEL GOVERNO, CHE HA PRODOTTO DISASTRI NEL PAESE, PROCURANDO UN “DEFICIT ECCESSIVO” NELLE TASCHE DEI CONSUMATORI. “PATTO DELLA PIZZA” A 7,5 EURO: BILLE’, MA QUALE “REGALO AI CONSUMATORI, SE 4 ANNI FA,1 MARGHERITA,1 CAFFE’ ED UNA BEVANDA, COSTAVANO 7.500 LIRE ? Mentre l’Italia ha guadagnato una procedura di infrazione della commissione europea per aver sforato i conti pubblici e le tasche degli italiani sono state svuotate da un “deficit eccessivo”, persiste la stanca litania del Governo, che continua con sicumera a sprizzare ottimismo da 4 anni per occultare,con errate politiche economiche,i disastri e le macerie sotto gli occhi di tutti, accusando di “disfattismo” e/o “allarmismo” tutti coloro che vogliono mantenere una coscienza critica . “Vi sembro preoccupato” ? ha affermato ieri il presidente Berlusconi a margine dell’assemblea Anci. “Nessuna preoccupazione sui conti pubblici”,ha detto il ministro degli Esteri, Gianfranco Fini, manifestando ottimismo sulla situazione dei conti pubblici italiani, nonostante la procedura avviata dall’Unione europea. "Non c’è nulla di cui essere preoccupati. La preoccupazione semmai riguarda la condizione generale dell’economia - ha detto Fini - non solo italiana ma di tutta l’Europa, che è in una fase di stagnazione". "Siamo nella stessa condizione in cui si sono trovate Germania e Francia lo scorso anno - ha osservato il ministro - il rapporto tra deficit e Pil è andato oltre il 3%. Ci hanno fatto vedere il cartellino giallo dell’ammonizione. Siniscalco lo sapeva, ora cercheremo di riallineare i conti". Fini ha però aggiunto che "non si può nascondere che l’euro abbia creato dei problemi". Ed ha spiegato: "Non si può negare che ci sia stato qualche commerciante poco serio, che di fatto ha parificato il rapporto lira-euro. E poi diciamolo, noi italiani siamo poco abituati alle monetine in tasca: certo se lasciamo 50 centesimi di mancia al bar... dobbiamo sapere che sono le vecchie mille lire". L’ottimismo del Governo ed il fatto di guardare con strabismo a Francia e Germania,”mal comune mezzo gaudio” non deve far dimenticare la sostanziale differenza che esiste tra gli altri pesi e Italia,dove continuano a fare scorribande,nelle tasche dei cittadini,banche,assicurazioni,monopolisti elettrici e del gas, concessionarie pubbliche e monopoli naturali, come le autostrade, che dimenticano di erogare servizi decenti, lobby che ritardano la riforma delle professioni e tutti quei fantasmi del mercato che speculano con il consenso interessato del governo,difendendo con le unghie e con i denti assurdi privilegi che danneggiano i consumatori. Se quegli allarmisti ed euroterroristi di Adusbef e Federconsumatori fossero stati ascoltati 4 anni fa, forse si poteva evitare,anche con i rigorosi controlli antispeculativi,la più grave crisi economica e dei consumi del dopoguerra, che non si combatte stampando banconote di carta da 1 e/o 2 euro,ma facendo funzionare quel mercato che non c’è e non ci sarà, senza le riforme e le sanzioni. E dopo che i commercianti hanno potuto allegramente aumentare e spesso raddoppiare i prezzi su beni di consumo primari,come gli alimentari,il “patto della pizza” a 7,5 euro (pizza,bevanda e caffè) lanciato nel salotto di Bruno Vespa dal giulivo presidente Billè e raccolta dal presidente dei pizzaioli FIPE, è la prova provata,la dimostrazione più tangibile dell’assioma 1.000 lire 1 euro: se una pizza margherita,una bevanda ed un caffè costavano 4 anni fa 7.500 lire,portando il prezzo a 7,5 euro si spaccia come favore il raddoppio dei prezzi ai consumatori spremuti,presi in giro e sfiduciati, che si difendono come possono, anche stando alla larga dalle pizzerie ! Adusbef- Federconsumatori Roma,8.6.2005

08/06/2005

Documento n.4710

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