BANKITALIA:EX GOVERNATORE FAZIO VITTIMA DEI POTERI FORTI ?
BANKITALIA:EX GOVERNATORE FAZIO VITTIMA DEI POTERI FORTI ? DA POTERE FORTE ED IRRESPONSABILE QUALE E’ STATO,FAZIO NON PUO’ RECITARE LA COMODA PARTE DELLA VITTIMA,PIUTTOSTO HA INVECE SVOLTO IL RUOLO DI UN ACCANITO CARNEFICE,CHE HA DANNEGGIATO,CON GLI OMESSI CONTROLLI,ALMENO 1 MILIONE DI FAMIGLIE,BRUCIANDO 50 MILARDI DI EURO DI SUDATO RISPARMIO. E’ DI QUESTO CHE FAZIO,PRIMA O POI, DOVRA’ RISPONDERE. L’ex Governatore della Banca d’Italia Fazio non può recitare la comoda parte di una vittima sacrificale dei poteri forti, visto che ha svolto,almeno dal 2001,quella di carnefice portando sulle spalle la responsabilità di una lunghissima catena di crack e di scandali bancari e finanziari,da Bipop-Carire,10 miliardi di euro bruciati a 73.500 risparmiatori avvenuto il 17 ottobre 2001,che potevano essere evitati con l’ordinaria diligenza dell’ufficio vigilanza della Banca d’Italia, da Cirio a Parmalat, ai bond argentini,Credieuronord,per finire in bellezza con la ex BPL dell’amico Fiorani,che hanno rovinato 1 milione di famiglie bruciando 51 miliardi di euro di sudato risparmio. Sono state quindi, almeno 1 milione di famiglie,le vittime sacrificali di un vero e proprio carnefice,un despota qual’è stato l’ex (per fortuna) Governatore,che continua a raccontare la storiella di aver rispettato la legge quando, andando a braccetto con i suoi compagni di merende alla Fiorani,consentiva il saccheggio, sia del sudato risparmio di una vita,che dei conti correnti bancari vergognosamente addebitati,con il suo concorso,di ben 100 euro tra Natale e Capodanno,e che devono essere stornati alla generalità dei correntisti. Senza il salutare intervento della magistratura,che lo ha costretto a tardive dimissioni,si sarebbe consumato l’ennesimo arbitrio dell’era Fazio a danno dei risparmiatori e dei correntisti, le vere vittime di una scandalosa connivenza con i banchieri “amici”, ed è ai risparmiatori traditi che, prima o poi,l’ex tirannello di Alvito, dovrà rispondere. Il Presidente Elio Lannutti Roma,27.12.200527/12/2005
Documento n.5482