BANKITALIA VENDA RISERVE AUREE per ridurre il deb. pubblico
BANKITALIA VENDA PARTE DELLE RISERVE AUREE,APPROFITTANDO DI UN PREZZO ELEVATO ED IL PIU’ ALTO DAL DICEMBRE 1987,PARI A 500 DOLLARI L’ONCIA,PER RIDURRE L’ENORME DEBITO PUBBLICO,CHE CONTINUA A CRESCERE, E PER RIMBORSARE 5 MILIARDI DI EURO DI DIRITTO ILLEGALE DI SIGNORAGGIO. ALLE ATTUALI QUOTAZIONI LE RISERVE AUREE CUSTODITE NEL CAVEAU DELLA BANCA D’ITALIA DI PROPRIETA’ DEI CITTADINI, AMMONTANO A 33,7 MLD DI EURO. Secondo la Banca d’Italia –ultima relazione del 31.5.2005- la voce oro e crediti in oro diminuisce di 694 milioni (da 26.042 a 25.348) per effetto della valutazione al prezzo di mercato comunicato dalla BCE (321,562 euro per oncia rispetto a 330,364 euro di fine 2003); la quantità è rimasta invariata a 79 milioni di once, pari a 2.452 tonnellate. Poiché il prezzo dell’oro ha superato,per la prima volta negli ultimi 18 anni,i 500 dollari l’oncia per timori di spinte inflazionistiche che inducono gli investitori ad acquistare il più classico dei beni rifugio,le riserve auree custodite dalla Banca d’Italia pari a 79 milioni di once,moltiplicate per 500 dollari (427 euro) l’oncia, ammontano a 33,7 miliardi di euro. Nel marzo 2004 è stato rinnovato un accordo quinquennale che vincola 14 banche centrali Ue europee (tutte, meno la Bank of England che non ha firmato) a limitare a 500 tonnellate annue la quota vendibile delle loro riserve auree,a patto che i ricavi derivanti dallo smobilizzo delle riserve in oro vengano destinati alla riduzione del debito pubblico: la Banca d’Italia quindi può vendere oro per un controvalore di 6,7 miliardi di euro l’anno ! Il debito pubblico italiano, uno dei più elevati del mondo e il più alto d’Europa, è pari a 26.344 euro a cittadino (neonati compresi), potrebbe essere ridotto se il Governatore di Bankitalia, approfittando del rialzo dell’oro, vendesse le riserve auree come fanno la maggior parte delle banche centrali europee,sia per la sua riduzione, che per ristorare la collettività da quell’illecito diritto di signoreggio allegramente percepito che ha condanna Bankitalia a risarcire 5 miliardi di euro. TABELLA Finanza pubblica – Andamento del Debito delle Amministrazioni pubbliche Fonte: Supplementi al Bollettino statistico e Bollettino economico (11-05) Bankitalia In miliardi di euro – Elaborazioni Adusbef Mese/anno Debito in miliardi di euro Differenza % su anno prec. Inflazione Settembre 2001 1.331,364 /// /// Settembre 2002 1.389,184 +4,34 % 2,4 % Settembre 2003 1.430,943 +3,00 % 2,5% Settembre 2004 1.485,581 +3,82 % 2,0 % Settembre 2005 1.527,919 +2,84 % 2,2 % Variazione Debito Pubblico Settembre 2005/Settembre 2001 + 14,76 % Fonte: elaborazioni Adusbef su dati ufficiali Le riserve auree italiane, pari a 79 milioni di once, dalle quali si potrebbero ricavare agli attuali prezzi di mercato ben 33,7 miliardi di euro, equivalenti al 35 per cento di tutte le privatizzazioni effettuate, non sono della Banca d’Italia, ma dei cittadini, che le hanno risparmiate consumando meno di quanto sia stato prodotto. Nel 1987 il Canada ha iniziato a vendere riserve per 20 milioni di once, seguita da Australia, Austria, Belgio, Olanda, Portogallo e Regno Unito, con 75 milioni, dalla Svizzera, nel 2002 con 39 milioni. Non si capisce come mai la Banca d’Italia, terzo Paese al mondo per riserve dopo Stati Uniti e Germania, si ostini a conservare nei suoi forzieri 79 milioni di once, contribuendo a sostenere il prezzo dell’oro. Il Presidente Elio Lannutti Roma,29.11.200529/11/2005
Documento n.5216