BANKITALIA: PUNTIGLIOSA RELAZIONE DI DRAGHI. Peccato che......
BANKITALIA: PUNTIGLIOSA, DETTAGLIATA,ED ESAURIENTE, LA PRIMA RELAZIONE DEL DR. DRAGHI AL PARLAMENTO,SPECIE SUI BASSI COSTI DEI SERVIZI BANCARI ! PECCATO ABBIA OMESSO DI RAGGUAGLIARE IL PARLAMENTO, SULL’OPERAZIONE “EASY CREDIT”, UNA TRUFFA AI DANNI DELLO STATO PER 202 MILIONI DI EURO, CONSUMATA DA GOLDMAN SACHS,PER RIMBORSI FISCALI FRAUDOLENTI E FASULLI PROPRIO AI TEMPI DELLA SUA VICEPRESIDENZA NELLA BANCA D’AFFARI Adusbef si congratula con il dr. Mario Draghi,per la sua prima relazione al Parlamento,prevista dalla legge di riforma del risparmio sugli assetti bancari, giudicata ottima, puntigliosa, esauriente,pignola e dettagliata, specie per il vergognoso capitolo (sul quale chiederemo conto ai responsabili della ricerca, per azioni di rivalsa dei consumatori) riguardante i costi dei servizi bancari, che con 78 euro l’anno, fa entrare le banche italiane nel guinnes dei primati della convenienza ! E’ un vero peccato che il dr. Draghi, dal quale Adusbef si aspetta che dia disposizioni ai suoi uffici, affinché vengano fatti rimborsare dalle banche e dai funzionari di Bankitalia, che hanno eseguito la “ricerca”, a milioni di correntisti, le somme eccedenti i 78 euro l’anno, abbia omesso di relazionare il Parlamento sull’operazione “Easy Credit”, che pur dovrà conoscere bene, visto che è stata consumata da Goldman Sachs, proprio nel periodo in cui l’attuale governatore di Bankitalia era vicepresidente vicario per l’Europa. Di cosa si tratta ? Approfittando delle differenti legislazioni fiscali in vigore nei paesi europei,Goldamn Sachs International, quarta banca d'affari nel mondo,che ha avuto il vicepresidente Mario Draghi responsabile per l'Europa nel periodo incriminato (2002-2005) ha attuato una ingegnosa truffa ai danni dello Stato per 202 milioni di euro. Non è un'accusa generica da parte di Adusbef,ma il frutto di un'indagine della magistratura nella complessa inchiesta iniziata lo scorso anno,che ha portato nei giorni scorsi a sequestrare valori per cinque milioni di euro,dal nucleo regionale della Polizia Tributaria del Lazio nella sede romana dell'istituto, dopo i quattro milioni prelevati in precedenza. L'operazione delle Fiamme Gialle è stata disposta dalla Procura della Repubblica di Pescara, titolare dell'indagine, perchè nella città abruzzese ha sede il centro operativo dell'Agenzia delle entrate in cui confluiscono tutte le richieste di rimborso relative a crediti di imposta. Un'autentica valanga di domande, oltre 40mila, arrivata nel Centro di Pescara subito segnalato all'autorità giudiziaria che con l'ausilio delle Fiamme Gialle è riuscita a ricostruire i passaggi del sofisticato meccanismo truffaldino. Le azioni di società italiane quotate in borsa, detenute anche da investitori istituzionali (fondi pensione e altro), poco prima del periodo di distacco delle cedole dei dividendi, venivano "trasferite" in altri Paesi, in prevalenza in Inghilterra, in modo da creare le premesse per evitare la doppia imposizione fiscale. Quindi partiva la richiesto di rimborso, ma subito dopo i titoli tornavano in Italia. L'operazione, denominata "Easy credit" è tutt'altro che conclusa in quanto il marchingegno truffaldino sarebbe stato messo in atto anche da altri soggetti stranieri residenti in Francia. La Procura pescarese retta dal dr. Nicola Trifuoggi è determinata ad andare avanti senza remore. Adusbef auspica che il ministro Padoa Schioppa, nei consueti settimanali briefeng con il Governatore Draghi,possa chiedere conto di questa frode a danno dello Stato, quindi dei contribuenti onesti e possa adoperarsi, facendogli tornare la memoria, per far rientrare 400 miliardi di vecchie lire nelle casse vuote dell'erario. Poichè Goldman Sachs gode in Italia di inusitati privilegi, Adusbef ha comunque già dato incarico ai propri legali pescaresi di costituirsi parte civile al processo di Pescara, anche per chiedere un congruo risarcimento dei danni (202 milioni di euro da devolvere al fondo di ammortamento del debito pubblico), da parte di una banca che,proprio per questo atteggiamento truffaldino, dovrebbe essere cancellata dall'albo delle banche di riferimento del ministero dell'Economia. Elio Lannutti - presidente Adusbef Roma, 2 agosto 200603/08/2006
Documento n.6248