BANKITALIA: LA MONTAGNA (GOVERNO) NON POTEVA NON PARTORIRE UN TOPOLINO

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA BANKITALIA: LA MONTAGNA (GOVERNO) NON POTEVA NON PARTORIRE UN TOPOLINO SORDO E CIECO ! SI AMPLIA ANCORA LA DISTANZA ABISSALE DEL GOVERNO BERLUSCONI, DALLE ESIGENZE DEL PAESE REALE E DEI CITTADINI-UTENTI- RISPARMIATORI. L’approvazione odierna del salvacondotto, una sorta di passaporto diplomatico, per le malefatte del governatore, dimostra ancora una volta quanto sia abissale la distanza tra il Governo Berlusconi (che rispondendo ad un blocco sociale difende (obbligato a farlo) l’oligarchia finanziaria) e le esigenze reali dei risparmiatori e del Paese. L’Italia è ormai trascinata nel fango e nel ridicolo dai professionisti dell’amicizia e dalle frequentazioni pericolose del dr. Fazio con alcuni soggetti adusi a veri e propri atti di pirateria finanziaria a danno del mercato e di regole chiare e trasparenti. Traditi anche per gli omessi controlli della Banca d’Italia, i risparmiatori coinvolti nei crack Cirio, Parmalat e nella vendita dei bond argentini, hanno bisogno non di salvacondotti per il Governatore, ma di una chiara legge di riforma a protezione del risparmio che, oltre ad eliminare anacronistiche “cariche a vita” (inserite perché funzionali a ormai vetusti ordinamenti monarchici), sottragga le competenze Antitrust ad una Banca d’Italia, paravento per ogni genere di abusi, e preveda pene non simboliche per gli autori del falso in bilancio e degli altri reati finanziari. La questione cruciale della difesa del risparmio (impegno istituzionale e costituzionalmente definito), la tutela preventiva dei risparmiatori, passano attraverso il doveroso licenziamento di un Governatore, che ha usato ed abusato della carica a vita per compiere le più gravi malefatte a danno degli utenti, dallo scandalo Bipop-Carire, con le più ampie coperture all’ex Capo della Vigilanza Bianchi, allo scandalo delle autorizzazioni al ragionier Fiorani basate su meri criteri dell’amicalità, non già su quelli dei requisiti patrimoniali imposti a chi non è amico dell’amico, come testimoniato dalle inchieste della magistratura e dal coraggioso rifiuto alla cieca obbedienza da parte di funzionari di Bankitalia con la schiena dritta. La montagna (il Governo) anche oggi,subendo forse alcuni diktat della Lega, che dietro la malintesa difesa della padanità di una banca, ricambia i favori ad un Governatore e che ha chiesto ed ottenuto il salvataggio di Credieuronord ad opera dell”amico Fiorani” (ricordiamo bene la presenza dei parlamentari della Lega alle manifestazioni dell’Intesaconsumatori contro Fazio), non poteva non partorire un topolino sordo e cieco, lasciando tutto (o quasi) come se nulla fosse accaduto,mancando l’occasione di affidare la concorrenza bancaria all’Antitrust - come in tutti gli altri ordinamenti Ue - anche per innescare meccanismi in grado di far diminuire gli elevatissimi costi dei servizi bancari, offrendo l’ennesima prova provata di una distanza abissale col paese reale e con i risparmiatori. Adusbef (Elio Lannutti) Federconsumatori (Rosario Trefiletti) Roma,2.9.2005

02/09/2005

Documento n.4992

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