BANKITALIA. Il mandato a termine non è un miracolo di S. Silvio.

in Comunicati stampa
BANKITALIA: IL PREMIER BERLUSCONI RISPARMI AGLI ITALIANI STANCHI ED IMPOVERITI DALLA POLITICA DEGLI ANNUNCI, L’ENNESIMO “MIRACOLO DI SAN SILVIO” ! COME IL NUOVO MIRACOLO ITALIANO”, ANNUNCIATO DAL GOVERNATORE FAZIO CHE HA PORTATO RECESSIONE, MISERIA E CRISI DEI CONSUMI ! IL MANDATO A TERMINE DEL GOVERNATORE NON E’ UN MIRACOLO,MA UN ATTO DOVUTO GIA’ APPROVATO, E POI ABROGATO DAL PARLAMENTO SU ORDINE DEL PREMIER ! Una giornata di incontri, riunioni, indiscrezioni, poi alla fine l’annuncio di Silvio Berlusconi: "Per il governatore di Bankitalia ci sarà il mandato a termine". La Casa delle libertà sembra aver trovato l’accordo sulla riforma della banca centrale, accordo che dovrebbe essere ratificato dal consiglio dei ministri di venerdì tanto che il premier ha scherzato: "San Silvio da Arcore ha fatto il miracolo". E il miracolo sarebbe che la Lega "è d’accordo sulla riforma". Miracolo che però dopo poche ore il leghista Roberto Calderoli nega: "Non ci è stato formalizzato alcunché e credo che se si parte così vuol dire che c’è il trucco...". Successivamente è Roberto Maroni che spiega così la posizione della Lega: sì a una grande riforma del sistema del credito, no a una "riforma mascherata, che sia in realtà solo una lettera di licenziamento per Fazio". Gli italiani stanchi ed impoveriti dalla politica degli annunci,che aspettano da oltre due anni una legge di riforma del risparmio,affossata per precisa volontà del presidente del Consiglio che ha eseguito i desiderata del Governatore e dei suoi sodali,ribaltando in parlamento il riordino delle autorità di vigilanza,le competenze antitrust sulle banche affidate all’Autorità Garante del Mercato e l’abrogazione della carica a vita approvata in commissione,sono stufi dei miracoli annunciati da San Silvio nel salotto di Bruno Vespa. Dopo aver sciorinato dati e cifre trasudanti ottimismo,musica per le orecchie dell’attuale maggioranza, che aveva appena stravinto alle elezioni politiche del 13 maggio 2001 facendo leva sul più riuscito degli slogans elettorali, ossia quel “nuovo miracolo italiano” che ancora nessuno ha visto, il Governatore della Banca d’Italia, Antonio Fazio, così parlò il 31 maggio 2001, con voce rotta dall’emozione chiudendo le Considerazioni Finali,a pagina 34: ”Signori partecipanti, autorità, signore e signori,....dobbiamo ritrovare,con l’apporto di tutti, in un contesto internazionale più difficile, ma carico di opportunità, un nuovo slancio. Quel miracolo economico può essere ripetuto. Possiamo e dobbiamo realizzarlo”. Dopo aver professato ottimismo a piene mani e puntellato le sballate previsioni economiche del Governo, che dopo aver concorso a svuotare le tasche degli italiani con aumenti ed arrotondamenti selvaggi da euro, ha portato il Paese alla bancarotta, il governatore Fazio, con una capriola degna di un funambolo che rapisce gli occhi al cielo dei ragazzi al circo equestre, così ha sentenziato due anni dopo,il 31 maggio 2003,verso le ore 12.45,a pag.36 della Relazione annuale: ”La fiducia degli operatori è negativamente influenzata dalle tensioni internazionali e dalle conseguenti difficoltà congiunturali. In Italia,come in Europa,stenta a emergere una decisa azione d politica economica incentrata su una evoluzione virtuosa dei conti pubblici, coerente con una nuova, prolungata fase di crescita dell’economia. E’ necessario agire perché l’incertezza non si trasformi in pessimismo”. Il mandato a termine del Governatore della Banca d’Italia,che ha abusato della carica a vita arrecando disdoro internazionale ad una solida istituzione e sfiducia nell’Italia,non deve essere trasformata nell’ennesima promessa miracolistica non mantenuta,ma un atto dovuto legato alla rapida approvazione della legge di riforma del risparmio,con l’assegnazione all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato delle funzioni antitrust sulle banche, il rafforzamento della Consob, l’abrogazione dell’inutile e spesso dannosa (per i consumatori ed assicurati) Isvap. Adusbef e Federconsumatori attendono un ravvedimento operoso del Governo. Elio Lannutti (Adusbef) Rosario Trefiletti (Federconsumatori) Roma,1 settembre 2005

01/09/2005

Documento n.4974

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