BANKITALIA: IL DOTTOR MARIO DRAGHI E’ INADEGUATO! LASCI PERDERE IL TESORO DELLA CORONA
BANKITALIA: IL DOTTOR MARIO DRAGHI E’ INADEGUATO ! INVECE DI INTERESSARSI AL TESORO DELLA CORONA, PER ASSECONDARE I DESIDERATA DI NOSTALGICI ED EREDI DELLA MONARCHIA COLLATERALE AL FASCISMO, SI DEDICHI A CHIARIRE IL RUOLO DI FAZIO A VILLA HUFFER, ED A RESTITUIRE 5 MILIARDI DI EURO DI DIRITTO DI SIGNORAGGIO AI CITTADINI. ADUSBEF AUSPICA CHE BANKITALIA NON SIA CADUTA DALLA PADELLA NELLA BRACE E CHE PALAZZO KOCH, NON DIVENTI IL CROCEVIA DI UNA “MERCHANT BANK “, CHE PERO’ HA IL PRIVILEGIO DI PARLARE L’INGLESE. Se saranno superate le "limitazioni giuridiche che gravano" sulla Banca d’ Italia, che da quasi 60 anni custodisce i gioielli di casa Savoia, i "gioielli della Corona" potranno presto essere esposti, ha affermato il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi in risposta ad una lettera di un ex parlamentare, che chiedeva di poter esibire il tesoro in pubblico in concomitanza con le Olimpiadi di Torino. La Banca d’ Italia ha ricevuto il tesoro di casa Savoia nel 1946, alla vigilia dell’esilio di Umberto II, e conserva tuttora tali beni in deposito chiuso "a disposizione di chi di diritto". "Nel 2002, a seguito dell’interessamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri - ha evidenziato Draghi - la Procura della Repubblica di Roma ha affermato il venir meno del vincolo di indisponibilità che non consentiva né l’esibizione dei gioielli, né l’avvio delle procedure per la loro riconsegna. I competenti uffici della Banca hanno, poi, chiesto al Segretariato della predetta Presidenza indicazioni sui conseguenti comportamenti da tenere, da parte dell’Istituto, in qualità di depositario. Nel frattempo è intervenuta la modifica della tredicesima disposizione transitoria della Costituzione". Tale modifica, ha abrogato le disposizioni che impedivano sin dal 1948 il rientro ed il soggiorno in Italia degli eredi maschi della Casa Reale Savoia, mentre ha mantenuto in vigore la norma che stabilisce che "i beni esistenti nel territorio nazionale degli ex re di Casa Savoia, delle loro consorti e dei loro discendenti maschi, sono avocati dallo Stato". Il via libera dato dalla Procura della Repubblica, tuttavia, non ha fatto venir meno "i vincoli di carattere normativo" ai quali la Banca d’ Italia è sottoposta" riguardo alla gestione del tesoro". Ed è per questo che Draghi, "in considerazione della delicatezza della materia e della complessità del relativo quadro giuridico", ha sottolineato l’opportunità di promuovere un raccordo con il Ministero per i Beni culturali per superare "le limitazioni giuridiche che gravano sul depositario". I comportamenti del dr. Mario Draghi,a quasi 2 mesi dalla designazione a Governatore della Banca d’Italia, rischiano di avvalorare le riserve dell’Adusbef sulla nomina. Invece di interessarsi del Tesoro della Corona,che dovrebbe essere messo all’asta per risanare il debito pubblico e risarcire le vittime del collateralismo con la dittatura,dovrebbe chiarire il ruolo,poco chiaro, di Fazio a Villa Huffer ed adoperarsi per restituire ai cittadini,5 miliardi di euro di illecito diritto di signoraggio. Adusbef auspica che la Banca d’Italia non sia caduta dalla padella nella brace,e che Palazzo Koch,non possa diventare il crocevia di una “merchant bank”,che ha però il privilegio di parlare in inglese. Il Presidente Elio Lannutti Roma,14.2.200614/02/2006
Documento n.5667