BANKITALIA: ADUSBEF RIVENDICA IL MERITO DI AVER DENUNCIATO IL GOVERNATORE FAZIO

in Comunicati stampa
BANKITALIA: ADUSBEF RIVENDICA IL MERITO DI AVER DENUNCIATO IL GOVERNATORE FAZIO,CHE RISULTA INDAGATO DAI PRIMI DI AGOSTO, ALLE PROCURE DI ROMA E DI MILANO SULL’AFFAIRE BPL-ANTONVENETA. ANALOGA ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DEI “FURBETTI DEL QUARTIERINO” GRAZIE AGLI ESPOSTI PRESENTATI DALL’ADUSBEF. VEDREMO ADESSO SE FAZIO POTRA’ AVERE IL CORAGGIO DI CONTINUARE INDISTURBATO A RESTARE ATTACCATO ALLA POLTRONA,NONOSTANTE LA FIDUCIA RINNOVATA DA UN CONSIGLIO SUPERIORE SUA ESPRESSIONE, CHE DOVRA’ ESSERE AZZERATO IL PRIMA POSSIBILE E CITATO PER DANNI. Adusbef rivendica il merito di aver presentato esposti-denunce alle Procure della Repubblica di Milano e Roma,contro il Governatore della Banca d’Italia ed i “furbetti del quartierino” sull’affaire BPL-Fiorani,che hanno portato ad emettere avviso di garanzia per il reato di abuso d’ufficio contro Fazio,indagato dai primi di agosto dalla Procura della Repubblica di Roma nell’ ambito dell’ inchiesta sulla scalata ad Antonveneta. Anche se l’iscrizione di Fazio nel registro degli indagati era stata secretata,Adusbef non aveva dubbi sulla sua incriminazione dopo l’avviso di garanzia spiccato contro Francesco Frasca,che aveva eseguito i desiderata del Governatore per favorire il ragionier Fiorani ed una bancarella di provincia nella scalat ad Antonveneta. Oltre al responsabile dell’area vigilanza di Palazzo Koch, Francesco Frasca, sono indagati dalla procura di Roma anche l’ex ad di BPL Gianpiero Fiorani, per i reati di falso in bilancio, falso in prospetto e ostacolo all’autorità di vigilanza e Giovanni Benvenuto, ex presidente della Popolare italiana interdetto assieme agli altri “furbetti”,dalla Procura di Milano per gravissimi reati finanziari. Adusbef aspetta analoga iscrizione nel registro degli indagati di Fazio e Frasca,anche dalla Procura della Repubblica di Milano. Alla luce di tali atti giudiziari, appare penosa ed anacronistica la delibera di un Consiglio Superiore della Banca d’Italia,da azzerare al gran completo ed il prima possibile con richiesta di danni, che sfidando il senso del ridicolo ha voluto rinnovare la fiducia ad un Governatore sfiduciato dai mercati internazionali, dai dipendenti di Bankitalia,da tutte le organizzazioni sindacali dei bancari e da almeno 1 milione di famiglie,che grazie agli omessi controlli del governatore ed alla sua propensione di andare a braccetto con “banchieri amici”,ha mandato in fumo 50 miliardi di euro di sudato risparmio costato lacrime,sangue e sacrifici. Il Presidente Elio Lannutti Roma,29.9.2005

29/09/2005

Documento n.5100

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