BANCO POPOLARE: COME MAI GIARDA E FRATTA PASINI,DIFENDONO LA FUSIONE ?

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA BANCO POPOLARE: COME MAI GIARDA E FRATTA PASINI,DIFENDONO LA FUSIONE ? PERCHE’ IL NUOVO CONSIGLIO DI SORVEGLIANZA, AVRA’ UN UTILE DELLO 0,5 %. E LA EX POPOLARE DI LODI,CON LA COMPLICITA’ DI BANKITALIA, DISTRIBUISCE UN SUPER DIVIDENDO ANTE-FUSIONE,ABBATTENDO I RATIOS PATRIMONIALI. ADUSBEF PRESENTA ESPOSTO A PROCURE DELLA REPUBBLICA DI LODI E MILANO. Gli amministratori delle banche Popolari di Lodi,Verona e Novara,che oggi hanno approvato l’operazione di fusione, hanno terrorizzato i soci, specie i dipendenti, per indurli ad assecondare il progetto,altrimenti ci sarebbe stata solo “miseria” (dichiarazione dr.Dino Giarda 5 marzo 2007), ma tra le ricadute positive sul territorio, merita attenzione quella a favore degli amministratori e che introduce nello Statuto, una clausola di assoluto favore per se stessi. Il nuovo statuto del Banco Popolare che nasce oggi dalla fusione tra la Banca Popolare di Verona e Novara e la Banca Popolare Italiana, ha introdotto una speciale clausola che consentirà di distribuire una buona fetta dell'utile,pari allo 0,5 per cento, ai rappresentanti che siederanno nel consiglio di sorveglianza della banca,ossia anche Pietro Giarda e Carlo Fratta Pasini. Può uno Statuto di una Banca Popolare, prevedere di ricompensare il consiglio di sorveglianza, combriccole di amici spesso cooptati con criteri poco trasparenti ai vertici degli Istituti di Credito con una percentuale dello 0,5 per cento dell’utile, ossia anche 30-40 milioni di euro l’anno che possono spartirsi una mezza dozzina di persone,oltre alle laute retribuzioni ed ai larghissimi benefit che si erano già deliberati in precedenza,mentre 1 milione di clienti della ex Lodi,attendono ancora di essere rimborsati per i 100 euro pro-capite, disinvoltamente addebitati loro di notte dall’ex rag. Fiorani ? Non sono solo scandalose queste ricompense extra, prelevate direttamente, a danno dei correntisti ai quali vengono addossati costi elevatissimi ed i più cari del mondo dei conti correnti, ma è vergognoso il silenzio complice della Banca d’Italia, che non sembra abbia perso il vizio di andare a braccetto con i banchieri “amici”, per assecondare i loro desiderata. Su tale scandalosa questione e sulla distribuzione del maxi-dividendo ante-fusione, che sarà distribuito dalla ex Banca Popolare di Lodi,oggi BPI,che farà scendere pericolosamente i ratios patrimoniali sotto gli allarmanti livelli di guardia consentiti dalle norme di vigilanza, Adusbef ha presentato esposti-denunce alle Procure della Repubblica di Lodi e di Milano,chiedendo di accertare se tali condotte siano compatibili con le norme penali e se la Banca d’Italia,non abbia omesso i doverosi controlli volti ad impedirli. Elio Lannutti (presidente Adusbef) Roma,10.3.2007

12/03/2007

Documento n.6486

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