BANCHE: UNICREDIT RACCOGLIE I SOLDI IN ITALIA E LI TRASFERISCE IN AUSTRIA ! INTOLLERABILE LA CARENZA DI CREDITO A PMI E FAMIGLIE.
COMUNICATO STAMPA BANCHE: UNICREDIT RACCOGLIE I SOLDI IN ITALIA E LI TRASFERISCE IN AUSTRIA. INTOLLERABILE CARENZA DI CREDITO A PMI E FAMIGLIE. Unicredit ha trasferito la metà dei 4 miliardi di euro raccolti con il recente aumento di capitale a Bank Austria, la divisione a cui fa capo la maggior parte degli asset nell'Est Europa. L'operazione da 2 miliardi di euro ha ricevuto l'ok dell'assemblea di Bank Austria, interamente controllata da Unicredit. Quando ci furono fusioni ed incorporazioni bancarie,fummo tra gli oppositori di operazioni di potere che invece di produrre economie di scala e diminuizioni degli elevatissimi costi dei servizi bancari offerti ai vessati utenti,ha finito per aumentarli all’infinito generando banche idrovore molto attente alle speculazioni finanziarie, distratte sui territori e con la clientela normale che ha sempre più difficoltà di accesso al credito. Queste banche idrovore,che drenano soldi faticosamente risparmiati dai cittadini anche con il pizzo della commissione di 3 euro per prelevare contante allo sportello, raccolgono i soldi in Italia ,ma invece di dare un sacrosanto sostegno al credito ed alle PMI, li trasferiscono in altri Paesi,come l’Austria, schermandosi dietro il praravento della globalizzazione. Ha ragione il ministro delle politiche agricole Zaia quando afferma che occorre garantire l'accesso al credito alle nostre imprese, l'80% delle quali ha meno di 15 dipendenti, Pmi non in grado di andare a negoziare con il governo centrale degli interventi straordinari, ma soprattutto quando ha rivoloto un pensiero per 13 imprenditori che si sono già suicidati a causa degli effetti della crisi prodotta da avidi banchieri. Bisogna finirla di ammantare le operazioni di potere e le speculazioni finanziarie dei banchieri, dietro il paravento del perbenismo e della tolleranza: le speculaizoni della finanza mangiano l’economia reale e mettono sul lastrico risparmiatori e piccoli imprenditori, generando distruzione di posti di lavoro e miseria,per pagare la smisurata avidità dei signori del credito,che devono cominciare a rispondere del loro operato.05/03/2010
Documento n.8514