BANCHE: NON E' CON IL VESTIARIO CHE SI RICONQUISTA LA REPUTAZIONE. I SUGGERIMENTI DI UBS

in Comunicati stampa
BANCHE: NON E' CON IL VESTIARIO CHE SI RICONQUISTA LA REPUTAZIONE,MA CON COMPORTAMENTI TRASPARENTI,CORRETTI E MENO TRUFFALDINI DI QUELLI ADOTTATI FINORA. Ubs,la banca svizzera di Zurigo, tenta di riconquistare la reputazione perduta rivestendo da capo a piedi i suoi bancari, vietando il piercing, le calze multicolor, e consigliando di non indossare mai scarpe troppo strette.- Per i dipendenti maschi, si fa notare che "una giacca dritta a due bottoni e i pantaloni costituiscono i principali ingredienti di un abito professionale classico", di preferenza "antracite scuro, nero o blu scuro" con la camicia bianca d'ordinanza. Come se non bastasse, la banca di Zurigo si spinge oltre, arrivando a consigli stilistici ancor più dettagliati. "La reputazione di Ubs costituisce il nostro bene più prezioso -si legge nel codice d'abbigliamento anti-crisi - adottare un comportamento irreprensibile implica avere una presentazione impeccabile". Ecco che quindi gli stilisti dell'Ubs consigliano alle donne di non portare mai scarpe troppo strette, perché "non c'è niente di peggio che un sorriso tirato". "Tatuaggi, piercing o cavigliere sono ormai fuori moda e non riflettono un atteggiamento professionale" sentenzia l'istituto, che di conseguenza li mette al bando. Anche gli uomini devono lasciare a casa ogni vezzo: "saranno autorizzate solo calze nere senza disegni" e sarà vietata "la barba lunga di tre giorni". Come ciliegina sulla torta, la banca raccomanda "una visita dal parrucchiere ogni quattro settimane" e stigmatizza profumi "piuttosto sconvenienti" come aglio, cipolla o il fumo di sigarette. Non è con il vestiario che si riconquista la reputazione perduta dalle banche,come vorrebbe far credere l'UBS, ma con comportamenti più trasparenti,corretti, meno vessatori e truffaldini di quelli adottati finora nella gestione del credito e del risparmio. Senza contare che una rigida intromissione nella vita privata delle persone, potrebbe avere col personale bancario, non i risultati auspicati, ma addirittura controproducenti. Elio Lannutti (Adusbef) - Rosario Trefiletti (Federconsumatori) Roma,15.12.2010

15/12/2010

Documento n.8796

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