BANCHE: "METODO ZALESKI" DI CONCESSIONE DEL CREDITO, FINISCE IN PROCURA,SU PRECISA DENUNCIA DELL'ADUSBEF
COMUNICATO STAMPA BANCHE: METODO “ZALESKI” DI CONCESSIONE DEL CREDITO FINISCE IN PROCURA. ADUSBEF, IN UN ESPOSTO DENUNCIA INVIATO NEI GIORNI SCORSI ALLA PROCURA DI MILANO,HA CHIESTO DI ACCERTARE SE CRITERI DI EROGAZIONE DEI FIDI DELLE BANCHE A ZALESKI, NON ABBIANO CONCRETIZZATO VIOLAZIONI CIVILI E PENALI. Con il crollo dei mercati finanziari è crollato il castello dei debiti di Zaleski e sono arrivate le richieste di rientro: 1,3 miliardi di euro dovuti a Bnp Paribas e a Royal Bank of Scotland, 1,8 miliardi di euro a Intesa San Paolo, 1,6 miliardi ad Unicredit . La Carlo Tassara potrà onorare questi debiti grazie al rifinanziamento concesso da un gruppo di banche italiane - Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mps, Ubi Banca e Bpm, a condizione che lasci la mano al consulente di Merrill Lynch, Pierfrancesco Saviotti. Anche se tutto è concesso alla “Repubblica delle banche”, un sistema paramafioso di violazioni impunite di norme civili e penali e delle leggi ordinarie, come la simmetria dei tassi, il ricorso normale all’anatocismo,il rimborso alla francese dei prestiti nell’ammortamento dei mutui usurari (prima gli interessi poi il capitale), gli istituti di credito non possono erogare prestiti per finanziare acquisti di azioni proprie e prendere in pegno le stesse azioni a garanzia di quei prestiti stessi. Tale principio elementare nella prudenziale gestione del credito e del risparmio, che sembra sia stato violato da primarie banche, che hanno allegramente finanziato un finanziere franco polacco,Romain Zaleski, come fiduciario degli stessi banchieri con la finalità di controllare gli assetti dell’asfittico capitalismo italiano,aduso a privatizzare i profitti ed a socializzare le perdite, deve essere censurato dall’autorità giudiziaria. Nei giorni scorsi le stesse banche creditrici della Tassara (società di Zaleski), che lesinano il credito alle piccole e medie imprese e chiedono il rientro dell’affidamento con un preavviso di 24 ore mettendo in serie difficoltà fior di imprenditori, hanno erogato 1,6 miliardi di euro alla Carlo Tassara di Zaleski il quale, seppur non avendo mai prodotto un solo bullone nella sua vita,aveva ottenuto allegri fidi dalle banche per miliardi di euro. Il tempestivo intervento delle banche per salvare uno speculatore di borsa loro fiduciario, che secondo Ferruccio De Bortoli, direttore de Il Sole 24 Ore,avrebbe prodotto l’unico posto di lavoro alla sua segretaria, nasconde un retroscena che Adusbef ha chiesto venisse scrutinato dalla Procura della Repubblica,visto che tra i creditori di Zaleski, vi sono quelle stesse banche che si sono affrettate a prestargli soccorso, poichè. La Carlo Tassara possiede il 5% delle azioni di Intesa, il 2% di Mediobanca ed il 2% di Generali. Zaleski è anche un vecchio amico di Giovanni Bazoli, il presidente di Intesa Sanpaolo. Sarà difficile per le banche sostenere che il soccorso bianco dato a Zaleski sia una ordinaria ristrutturazione invece di un puntello per occultare l’erogazione di prestiti allegri elargiti dagli istituti di credito, che non possono erogare prestiti per finanziare acquisti di azioni proprie,che vengono poi prese in pegno a garanzia di quei prestiti stessi, nel silenzio complice della Consob e di Bankitalia. Per questo Adusbef, dopo aver inviato nei giorni scorsi un esposto denuncia sul “metodo Zaleski” di allegre erogazioni dei crediti bancari con criteri “amicali”, attende fiduciosa l’apertura di una indagine da parte della Procura di Milano,volta ad accertare se i comportamenti dei banchieri e le allegre concessioni del credito e della raccolta del pubblico risparmio,tanto per cambiare a loro fiduciari,amici e compari,negandolo al contrario alle attività imprenditoriali, che da quel credito riescono a creare posti di lavoro, non abbia concretizzato aperte violazioni penali.26/11/2008
Documento n.7622