BANCHE: LA CORTE DI CASSAZIONE ANNULLA LA STRANA ARCHIVIAZIONE DELLA PROCURA DI VICENZA (SALVARANI) SU ZONIN E LA BANCA POPOLARE DI VICENZA

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA BANCHE: LA CORTE DI CASSAZIONE ANNULLA LA STRANA ARCHIVIAZIONE DELLA PROCURA DI VICENZA (SALVARANI) SU ZONIN E LA BANCA POPOLARE DI VICENZA La straordinaria, tempestiva solerzia nell’assumere decisioni a tutela della Banca Popolare di Vicenza e dei suoi esponenti aziendali, opponendo al contrario una sospetta lentezza nell’adempimento dei doveri d’ufficio, è stata censurata dalla Corte di Cassazione con rinvio al Tribunale di Vicenza, Ufficio Gip, per un nuovo esame, (sentenza 1382/2010 del 28 settembre 2010, Quinta Sezione Penale Cassazione,estensore Cons Vito Scalera), che in accoglimento del ricorso presentato da ADUSBEF ha annullato lo scandaloso provvedimento di archiviazione del Tribunale di Vicenza, confezionato ad uso e consumo del signor Zonin e della Banca Popolare di Vicenza, in merito ad un’inchiesta aperta su denuncia stessa Adusbef sui valori gonfiati dei titoli. Il 18 marzo 2008, Adusbef aveva presentato un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica di Vicenza, in persona del dr. Ivano Nelson Salvarani, contestando l’illiceità di talune condotte societarie della Banca Popolare di Vicenza, del suo Presidente Giovanni Zonin, e del Consiglio di amministrazione, in merito alla delibera dello stesso Consiglio di amministrazione di aumento della quotazione azionaria a 58 euro, che avrebbe dovuto essere approvata nell’assemblea degli azionisti del successivo 19 aprile 2008, profilando ipotesi di reato ed esplicitando in calce di essere informata nel caso di richiesta di archiviazione ex art. 408 e seguenti del codice di procedura penale. Il 2 gennaio 2009 il sostituto procuratore delegato alle indagini, dottoressa Angela Barbaglio, aveva richiesto al giudice per le indagini preliminari la prosecuzione del termine per le indagini; in data 15 aprile 2009 lo stesso pubblico ministero Barbaglio richiedeva al giudice l’archiviazione della stessa denuncia, omettendo di darne comunicazione alla parte offesa/denunciante. Il 21 aprile 2009 il giudice per le indagini preliminari,Eloisa Pesenti, accogliendo le richieste del pubblico ministero emetteva il decreto di archiviazione,che in evidente contrasto con i doveri di ufficio e con le norme imperanti,non veniva mai notificato e/o comunicato al denunciante. Il 23 aprile 2009 l’ufficio stampa della Banca Popolare di Vicenza Scarl diramava un comunicato nel quale enfatizzava l’avvenuta archiviazione, ripresa da tutti i giornali il 24 aprile 2009,soprattutto quelli economici per far celebrare,il 25 aprile 2009 la riconferma del Zonin dall’assemblea dei soci. La consecutio delle date e gli episodi descritti dal 15 al 25 aprile, sono elementi così importanti e decisivi da far sospettare un’attenta regia tra i vertici della Banca Popolare di Vicenza ed il procuratore della Repubblica dr.Salvarani, che si arrogava il diritto di archiviare per consentire all’assemblea dei soci il 25 aprile 2009 il trionfo,senza ombre,della gestione Zonin. Dopo la pronuncia della Cassazione, Adusbef vigilerà con più attenzione in merito all’istruttoria del Gip della Procura di Vicenza sul valore delle azioni della Banca Popolare di Vicenza, che nel caso di specie è riuscito ad influenzare i magistrati, ottenendo un’archiviaizone in un giudizio penale, ad uso e consumo del signor Zonin,padre padrone della banca che otteneva la riconferma alla carica all’assemblea degli azionisti del 25 aprile 2009. Recidere i rapporti a volte oscuri tra banche,banchieri,alcuni magistrati e talune procure, per mortificare i diritti ed annientare le ragioni dei consumatori,risparmiatori,azionisti spesso truffati e bastonati da sentenze inique,ingiuste ed umilianti,è un preciso dovere di un’associazione che tutela i diritti della maltrattat utenza bancaria,ottenendo ancora una volta ragione dalla Corte di Cassazione.

04/10/2010

Documento n.8730

Sostieni i consumatori, sostieni ADUSBEF!

Puoi sostenere ADUSBEF anche attraverso il 5 x 1000: in fase di dichiarazione, indica il codice fiscale 03638881007

Informativa sull'uso dei Cookies

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.OK