BANCHE: ITALIA PAESE DI BENGODI
BANCHE: ITALIA PAESE DI BENGODI ! HA RAGIONE IL PRESIDENTE DELL’ ANTITRUST CATRICALA’ DA STRANIERI NESSUN BENEFICIO AL MERCATO. ANZI,IN ALCUNI CASI (DEUTSCHE BANK) LE BANCHE STRANIERE HANNO PRATICATO COSTI E COMMISSIONI TRA LE PIU’ ELEVATE, ALLA CLIENTELA. Ha perfettamente ragione il presidente dell’Antitrust Catricalà,che ha riscontrato nel sistema bancario ciò che è la realtà dei fatti: l'avvento di banche straniere non ha portato, per ora, alcun beneficio sul mercato perché non c'é stato un aumento della concorrenza. Dall’Osservatorio su tassi e commissioni delle principali banche,Adusbef ha sempre riscontrato che le banche straniere arrivate in Italia,come la Deutsche Bank mediante l’acquisizione della Banca d’America e d’Italia,piuttosto che praticare tassi e condizioni più vantaggiose, introducendo un minimo di concorrenza,si adattavano tranquillamente agli standard delle altre banche recependo in toto i contratti uniformi dell’Abi comprese le clausole vessatorie ed abusive,ed in molti casi, applicavano tassi e commissioni, addirittura più onerose del sistema. All’Adusbef spiace contraddire le affermazioni del dr. Corrado Passera, amministratore delegato di Intesa SanPaolo, che pur ha cercato all’inizio di rompere “il cartello”, per adeguarsi poi allo stesso andazzo in merito ad un “settore bancario tra i più concorrenziali e competitivi”, sottolineando che "il settore assicura una concorrenza che è l'unica tutela del consumatore”. Quando le banche praticano le stesse condizioni vessatorie nei rapporti con la clientela,analoghe commissioni di massimo scoperto e sui titoli (per la vendita dei titoli di Stato le condizioni coincidono al centesimo),stesse penali per l’estinzione anticipata dei mutui,per la chiusura dei conti correnti, per il trasferimento dei titoli,condizioni capestro nella vendita di prodotti finanziari (rammentiamo al dr. Passera il caso Nextra che ha dovuto ammettere le sue responsabilità patteggiando e rimborsando i risparmiatori), si deve parlare di competizione o di collusione ? Adusbef ha fatto una grande battaglia,prima contro l’Abi per dare la possibilità a Bancoposta di competere con le banche,poi contro “I furbetti del Quartierino” capitanati da Fazio,che volevano impedire l’ingresso di ABN AMRO e di BNP PARIBAS accampando ragioni di “italianità”,ma deve constatare che questi due ultimi ingressi in Antonveneta ed in BNL,non hanno prodotto alcun vento nuovo di trasparenza, ridotto ancora gli elevatissimi costi di gestione dei conti correnti più cari del mondo,espunto dai contratti “clausole capestro”. Ricordiamo sommessamente al dr. Passera,che senza interventi pervasivi e leggi ad hoc, come il decreto Bersani, che possano fissare questa o quella condizione economica fra banche e consumatori, le banche continueranno a fare strame dei diritti ed a conseguire utili stratosferici sulla pelle dei cittadini. Anzi,nonostante gli interventi del decreto Bersani del 4 luglio 2006,che dettavano norme di riequilibrio nei rapporti con i clienti,le banche continuavano fino a ieri (interpretazione autentica del decreto da parte Ministero dello Sviluppo Economico) ad ignorarle,con l’impudenza di condividere una specifica circolare del presidente Faissola,che vede il dr. Corrado Passera tra i maggiori azionisti ABI, ad aggirare le norme ed a violare – come di consueto- la legge. Non è solo il mercato- come afferma Catricalà, che è abbastanza favorevole alla contraente forte e per far scendere il profitto di concorrenti forti ci vuole una forza politica molto più grande dell'Antitrust,ma la vera e propria commistione “simbiotica” tra politica e banche, con la storica collusione,che non è ancora cessata, tra vigilanti e vigilati ad aver impedito la concorrenza tra le banche, migliori condizioni,equità contrattuale,più qualità,minori costi, praticati ai consumatori. Prima del decreto Bersani che ha abolito alcuni privilegi feudali,nessuna banca, compresa Intesa San Paolo, cancellava l’ipoteca gratis alla scadenza del mutuo o aveva abolito dai contratti,richieste punitive di penali o di commissioni di massimo scoperto,pur dichiarate illegali dalla Cassazione. Elio Lannutti (Presidente Adusbef) Roma,22.2.200722/02/2007
Documento n.6460