BANCHE: I COSTI DEI CONTI CORRENTI PIU’ CARI D’EUROPA .....

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COMUNICATO STAMPA BANCHE: I COSTI DEI CONTI CORRENTI PIU’ CARI D’EUROPA CHE CONTINUANO A RINCARARE NONOSTANTE LE FUSIONI,NON DIPENDONO DALL’USO DEL CONTANTE O DA RAPINE,MA DA POLITICHE PREDATORIE DEI BANCHIERI “VERI RAPINATORI”, CHE OPERANO FUORILEGGE,PROTETTI DA BANKITALIA, SICURI DELL’IMPUNITA’. BNP-PARIBAS,CHE DOVEVA RIDURRE GLI ELEVATI COSTI DEI CONTI CORRENTI, LI HA AUMENTATI, ADDEBITANDO A CLIENTELA 500-100 EURO “SISTEMA FIORANI” ! Le banche oltre a non applicare,come abbiamo dimostrato nel monitoraggio pubblicato ieri ,il decreto Bersani sulle liberalizzazioni (un vero e proprio flop su portabilità dei mutui, cancellazione gratuita delle ipoteche,simmetria dei tassi di interesse quando la BCE varia il costo del denaro, penali sui mutui ancora inserite nei contratti, commissione di massimo scoperto, swap e derivati,ecc.), continuano ad aumentare allegramente gli elevati costi dei conti correnti più cari d’Europa, con tecniche illegali vietate dalla legge,in alcuni casi da codice penale, denominato “sistema Fiorani”,perché addebitò 100 euro ad 1 milione di correntisti della Banca Popolare di Lodi. “I costi dei servizi bancari in Italia sono in linea con la media Ue ad eccezione di quelli del conto corrente, su cui pesano oneri relativi alla sicurezza ed all'ancora elevato uso del contante. Lo ha detto, nel corso di un'audizione alla Commissione Finanze del Senato, l'amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo, sottolineando che "bisogna sfatare la visione che le banche italiane sono le più care: lo sono solo nel campo dei conti correnti per il sistema dei costi collegati all'utilizzo della moneta ed alla sicurezza. Per tutti gli altri servizi, vi assicuro, non siamo così cari". Profumo ha spiegato che "in Italia, il numero delle rapine bancarie rappresenta il 52% del totale delle rapine in Europa, incidendo in maniera consistente sul costo del servizio offerto". Da un'analisi interna, risulta che "le spese annue in sicurezza per conto corrente sostenute dal gruppo Unicredit sono pari a 11 euro in Italia contro i due in Germania". Allo stesso tempo, nel Paese si continua a fare un notevole ricorso alla moneta cartacea: solo il 10% delle transazioni avviene in maniera non-cash, a fronte del 35% in Gran Bretagna, del 41% in Francia e del 33% dell'Olanda”. Addebitare la mancanza di concorrenza e gli elevati costi dei conti correnti bancari più cari d’Europa all’uso del contante ed a qualche rapina in banca,come fa il dr. Profumo, che dimentica di citare i rapinatori veri,ossia la categoria dei banchieri, che ogni giorno, in forma più o meno legale, alleggeriscono sistematicamente le tasche dei correntisti, è un esercizio spericolato che riesce solo perché con i soldi dei correntisti, le banche hanno acquistato i giornali ed esercitano un ferreo controllo sull’informazione. Ma ancora una volta Adusbef- nonostante il consueto muro di gomma e la insopportabile cappa di censura- continua le sue denunce,stavolta sulla BNP-Paribas,ex BNL,arrivata in Italia anche con la finalità di calmierare gli elevati costi dei conti correnti,che invece di diminuire rincarano,anche con meccanismi truffaldini portati all’attenzione delle competenti Procure della Repubblica.. La banca infatti,poiché nel primo semestre 2007 forse non stava realizzando i risultati sperati nell'ambito "corporate", avrebbe tirato fuori dal cilindro una "manovra alla Fiorani": a fine giugno (con valuta 27/06/2007) è stata fatta dalla BNL una manovra massiva per tutta la clientela corporate affidata. Non si capisce con quale criterio, ma è stata addebitata tutta la "clientela corporate" affidata con addebiti da 300/500 fino a 1.000 euro (causale 66 - diritti d'istruttoria relativi alla pratica di fido), tutta la clientela corporate affidata (anche chi si era visto rinnovare il fido due giorni prima ed aveva già pagato i diritti d'istruttoria). I “gestori clientela corporate” (i settoristi) si arrampicano sugli specchi di fronte alle lamentele dei clienti,girate all’Adusbef,che a sua volta le ha trasmesse alle competenti Procure della Repubblica, vista l’inutilità di una Banca d’Italia che va a braccetto con i banchieri e ne asseconda i desiderata, e more solito al cliente che si lamenta, effettuano storni, totale o parziale,degli addebiti. Anche se le banche hanno rafforzato il loro potere,specie su un Governo debole, Adusbef non smetterà di denunciare le malefatte dei banchieri,che continuano indisturbati a “rapinare” gli utenti. Elio Lannutti (presidente Adusbef) Roma,3 luglio 2007

03/07/2007

Documento n.6667

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