BANCHE: FIOCCANO SENTENZE DI CONDANNA CONTRO USI, ABUSI, SOPRUSI BANCARI.

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA BANCHE: FIOCCANO SENTENZE DI CONDANNA CONTRO USI, ABUSI, SOPRUSI BANCARI. MENTRE TASK FORCE ABI-ARGENTINA,RICORRE AD IMPROBABILI TRIBUNALI INTERNAZIONALI,ADUSBEF COGLIE LAMPANTI,ULTERIORI VITTORIE A TUTELA RISPARMIATORI TRUFFATI: DAI BOND ARGENTINI (201° CONDANNA DI BANCHE) A CIRIO, DALL’ANATOCISMO DIMENTICATO, ALLA COMMISSIONE DI MASSIMO SCOPERTO (EX ‘OTTAVINO’ OSSIA 0,25% PASSATO 1,5% TRIMESTRALE ANNULLATA DA CASSAZIONE. IL VENTO GIUDIZIARIO,IN PASSATO TROPPO FAVOREVOLE A BANCHE,E’ CAMBIATO. La task force reale dei legali dell’Adusbef coordinata dall’avv. Antonio Tanza,non certo quella inventata dalle banche e dall’Abi per effettuare improbabili ricorsi ai Tribunali internazionali a difesa degli interessi della banche ma spacciata per tutela degli investitori dei titoli argentini, dapprima truffati e bidonati dai cattivi consigli delle banche,continua a mietere lampanti vittorie a tutela dei risparmiatori e degli utenti dei servizi bancari,a testimonianza di un consolidato vento giudiziario, che ha cambiato direzione negli ultimi anni,dopo aver soffiato esclusivamente nel senso più favorevole agli Istituti di credito. Non passa giorno che i legali dell’Adusbef non colgano lampanti vittorie giudiziarie,facendo annullare contratti capestro di istituti di credito che avevano consigliato di investire a pensionati,il frutto intero ed il sudato risparmio di una vita di lavoro in bond argentini in contropartita diretta (l’avv.ssa COSTELLI,responsabile Regione Lombardia, ha colto dal Tribunale di Milano la 201° vittoria), trasferendo così il rischio reale di un “default annunciato” della Repubblica Argentina, sulle spalle di inconsapevoli risparmiatori, con la giustificazione che erano titoli sicuri perché equiparati ai Bot ed ai titoli di Stato italiani. Solo negli ultimi mesi, ben 47 sentenze ottenute dai legali dell’Adusbef,hanno ordinato alle banche di risarcire le vittime del risparmio tradito,da Cirio ai Bond Argentini (ribaltando le tesi difensive delle banche, che affermavano che gli investitori fissero “scaltri” ed “esperti”),da Parmalat (dove Adusbef è l’unica associazione ad essere stata ammessa come parte civile) a Giacomelli, dalle fidejussioni omnibus alle commissioni di massimo scoperto illegali,perché dichiarate nulle,su nostri ricorsi dalla Suprema Corte di Cassazione. La giurisprudenza consolidata di Cassazione e Corte Costituzionale sull’anatocismo dimenticato, un espediente illegale,illegittimo ed usurario praticato dalle banche per oltre mezzo secolo, nonostante fosse espressamente vietato dall’art. 2461 del Codice Civile, consente il riscatto a milioni di piccoli e medi imprenditori,costretti a subire in silenzio un’usura legalizzata,addirittura minacciati dalle banche con il ritiro immediato degli affidamenti qualora avessero osato esercitare i loro sacrosanti diritti. Ma nonostante la giurisprudenza consolidata e la buona volontà delle associazioni dei consumatori,senza una legge sull’azione di classe che possa far decongestionare i tribunali , i diritti dei consumatori e dei cittadini che hanno subito ogni sorta di vessazioni ed angherie, non potranno essere esercitati nella loro totalità: su 1 milioni di risparmiatori traditi dai cattivi consigli delle banche,solo l’1.5 per cento,secondo stime attendibili,ossia 15.300 circa risparmiatori bidonati, ha intentato azione giudiziaria citando le banche in giudizio. Su 14 milioni di consumatori che hanno subito l’anatocismo bancario,dichiarato illegale con una sentenza tombale delle Sezioni Unite di Cassazione n. 21095/2004 (Cass. Civ., SS.UU., 4 Novembre 2004, n. 21095), dove la suprema Corte ha confermato in modo netto il nuovo trend giurisprudenziale, meno del 5 per cento,ossia circa 695 mila cittadini comprese le piccole e medie imprese costrette dal cartello bancario a corrispondere interessi usurari dal 1952 al 2001,hanno intentato azione di rivalsa su circa 3,2 milioni di utenti che avevano interrotto i termini prescrizionali. Approvare la legge sulla class action per offrire la possibilità di intentare azione giudiziaria esclusivamente alle associazioni dei consumatori certificate, come quelle iscritte al CNCU (Consiglio Nazionale Consumatori Utenti),significa tutelare milioni di cittadini ed imporre alle aziende comportamenti più virtuosi e trasparenti di quelli avuti finora. Elio Lannutti (Adusbef) Roma,18.2.2007

19/02/2007

Documento n.6442

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