BANCHE ED INFILTRAZIONI MAFIOSE: NOI STIAMO CON LA CAMUSSO
COMUNICATO STAMPA BANCHE ED INFILTRAZIONI MAFIOSE: NOI STIAMO CON LA SEGRETARIA DELLA CGIL CAMUSSO Non vogliamo certo polemizzare con l’Abi e con il presidente Mussari, ma ha ragione da vendere la segretaria della CGIL Susanna Camusso quando afferma che al Nord la criminalità organizzata é presente e infiltrata nelle imprese, anche perché il sistema bancario non sempre ha fatto fronte "alle necessità degli investimenti delle imprese". L’Italia ha purtroppo un sistema bancario familistico- hanno affermato Elio Lannutti e Rosario Trefiletti,presidenti di Adusbef e Federconsumatori-, arretrato e clientelare che eroga allegri finanziamenti ad amici e sodali che fanno parte del circuito di una consolidata cricca, offrendo miliardi di euro agli Zalesky ed agli Zunino di turno in cambio di una difesa,con i soldi erogati,di alcuni assetti del sistema finanziario che fa capo agli stessi banchieri,ma che non stanzia fondi sufficienti per le imprese sane e senza santi in Paradiso, che vorrebbero crescere ed investire. La criminalità organizzata si serve inoltre del sistema bancario, non solo per fare i propri affari e per trasferire ingenti risorse in tempo reale da una parte all’altra del mondo, ma anche per riciclare proventi di capitali sporchi ed illeciti: si informi e ci informi, il presidente dell’Abi, su quante siano le segnalazioni fatte ogni anno dalle banche in base alla normativa antiriciclaggio. La criminalità per continuare a organizzarsi ha bisogno di un rapporto con le istituzioni, con la politica e con le banche ed è arrivata l’ora di ragionare seriamente sulla corruzione in aumento (basta vedere gli ultimi scandali dell’eolico e della cricca del G8 emersi solo grazie al lavoro della magistratura, raramente in base alle segnalazioni delle banche e di Bankitalia,che arrivano sempre in ritardo senza mai prevenire i fenomeni malavitosi dai quali,spesso le banche traggono alimento), verificando finalmente la provenienza dei capitali per prosciugare alla criminalita l’acqua sulla quale nuota e si alimenta.19/11/2010
Documento n.8764