BANCHE: BPI (EX BPL) COME BIPOP CARIRE ? STESSI METODI ED ANALOGA GESTIONE ALLEGRA

in Comunicati stampa
BANCHE: BPI (EX BPL) COME BIPOP CARIRE ? STESSI METODI ED ANALOGA GESTIONE ALLEGRA DI SONZOGNI NEL RENDIMENTO GARANTITO DI CONTI PRIVILEGIATI ? STESSA DISATTENZIONE DI BANKITALIA SUI BILANCI ? ADUSBEF CHIEDE DI INCRIMINARE, IPOTIZZANDO IL REATO DI CONCUSSIONE E DI CORRUZIONE AGGRAVATA, QUEGLI ISPETTORI DI BANKITALIA,COME IL SIGNOR MASSIMO IACOBONI, PASSATI A LAVORARE PER LE BANCHE ISPEZIONATE. Il fenomeno di ispettori o alti dirigenti di Bankitalia improvvisamente assunti dalle banche controllate,guarda caso a seguito delle ispezioni,come il caso del capo ispettore Massimo Iacoboni, passato improvvisamente a lavorare per la ex Banca Popolare di Lodi subito dopo i controlli effettuati sulla ex banca del signor Fiorani nel 1997-1998, è di una gravità estrema e deve essere chiarita in tutti i suoi aspetti. Da tempo Adusbef denuncia molteplici analogie, tra la gestione allegra e spregiudicata della ex Popolare di Lodi del ragionier Fiorani ed il metodo utilizzato da Bruno Sonzogni & Soci nello scandalo della Bipop-Carire,che ha coinvolto 73.500 risparmiatori bruciando oltre 10 miliardi di euro di sudato risparmio: stessi conti privilegiati dai rendimenti garantiti a prescindere dai corsi dei mercati; analoghi finanziamenti allegri ad una ristretta combriccola senza le dovute garanzie; stessa disattenzione della Banca d’Italia nell’analisi dei bilanci nel corso delle ispezioni. Il tracollo di ieri in Borsa del titolo della ex BPL (Banca Popolare Italiana),sospese per eccesso di ribasso ( meno 21,26% intorno alle 15.30),con azioni BPI tornate alla validazione con una perdita del 24,36% a 5,85 euro,bruciando ben 750 milioni di euro di capitalizzazione quando la giornata di borsa si è chiusa con un calo di circa il 20 per cento,deve far riflettere anche quei piccoli azionisti,spesso chiamati negli ultimi anni a consistenti aumenti di capitale perché credevano alla cieca alle favole di “grandeur” del “Fanfulla da Lodi”. Adusbef per evitare di generalizzare,in una lettera alle organizzazioni sindacali della Banca d’Italia, ha chiesto di monitorare e segnalare il fenomeno di ispettori e dirigenti, passati a lavorare per le banche controllate, in cambio (probabilmente) di rapporti più morbidi come quello della ex BPL, certamente da indagare per i reati di concussione e corruzione,si augura che i conti della BPI siano solidi ed al riparo da eventuali sorprese per azionisti ed utenti bancari. Anche se la scelta di Divo Gronchi,voluta da Bankitalia alla direzione generale della BPI, la cui professionalità e competenza non è in discussione,alimenta legittimi sospetti di una continuità nella linea tracciata in precedenza. Adusbef pone i seguenti quesiti: 1) poiché Gronchi è stato direttore della Banca Popolare di Vicenza,presieduta da quel Gianni Zonin socio della Hopa di Gnutti ed alleato della coppia Fazio- Fiorani nella scalata ad Antonveneta,non sarà stato scelto dal Governatore Fazio, per condurre la BPI in “mani amiche” ? 2) visto che la magistratura ha scoperto dossier scottanti della gestione Fiorani,come le operazioni estere ed i finanziamenti erogati dalla banca per gli aumenti di capitale,tali “dossier” saranno insabbiati o portati alla luce ? 3) Verranno rese note le concessioni di ingenti finanziamenti agli “amici degli amici” a tassi di affezione, che hanno costituito reati penalmente rilevanti ? 4) Gronchi offrirà leale collaborazione alla magistratura e lavorerà per recidere il cordone ombelicale,tuttora esistente,tra l’alta direzione e Fiorani ? Sono domande legittime alle quali bisogna dare risposte serie e convincenti,anche se Adusbef ritiene che la soluzione più seria e condivisa dai consumatori,sia quella di trovare banche “grandi” e non “bancarelle di Provincia”, in grado di acquisire la Banca Popolare Italiana tranquillizzando i mercato,i correntisti ed i risparmiatori. Il Presidente Elio Lannutti Roma,20.10.2005

20/10/2005

Documento n.5189

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