BANCHE: AUMENTO ESPONENZIALE DEL CREDITO CONSUMO (7,2% PIL NEL 2005, 10,3 % NEL 2010)
COMUNICATO STAMPA BANCHE: AUMENTO ESPONENZIALE DEL CREDITO CONSUMO (7,2% PIL NEL 2005, 10,3 % NEL 2010) CONFERMA IL GRAVE DISAGIO ED IMPOVERIMENTO FAMIGLIE. ADUSBEF CHIEDE AL GOVERNO UN FONDO DI GARANZIA PER FAR FRONTE A SITUAZIONI PIU’ DISAGEVOLI E GRAVI DELLE FAMIGLIE E CAMPAGNE DI INFORMAZIONE ,CHE POSSANO CONTRASTARE LE FAVOLE DI ABI E FINANZIARIE, CHE INVITANO I CITTADINI AD INDEBITARSI PER ESSERE “ALLA MODA”. L’aumento esponenziale del credito al consumo (esclusi i mutui), arrivato ad oltre 93,6 miliardi di euro nel 2006 (7,2 per cento del PIL) e destinato a crescere fino a 130 miliardi di euro nel 2010, dimostra il gravissimo disagio delle famiglie,che devono stringere la cinghia per onorare rate e prestiti multipli,in un crescendo rossiniano di vite a rate. Le martellanti campagne pubblicitarie,che invitano a comprare oggi perché si paga tra 2 o 3 anni, l’invio a casa di carte revolving o di prepagate da poter spendere,senza dare pubblicità trasparente ai tassi di interesse richiesti ed altre spese, cominciano a dare i loro effetti perversi sulle famiglie,che non riuscendo più ad onorare i prestiti,debbono cercare nuove finanziarie disposte ad incorporare i vecchi prestiti in una rincorsa senza fine. Il super indebitamento delle famiglie,fenomeno ben noto nei paesi del Nord Europa,con tutti i suoi effetti perversi,comincia anche in Italia a stringere come un cappio al collo i bisogni di milioni di cittadini, indotti ad indebitarsi,quasi ad inseguire mode effimere,con tassi di interessi che superano il 20 per cento l’anno,per la cessione del quinto dello stipendio,super garantito dal datore di lavoro e con sofferenze pari allo zero. Il Governo,oltre ad avere gravi responsabilità per politiche economiche che erodono i redditi delle famiglie,avrebbe il dovere di stanziare un fondo di garanzia per andare incontro a quelle famiglie più disagiate che non riescono più a pagare i debiti che si accumulano limitando la capacità di restituzione dei prestiti,assieme a campagne informative di contrasto,che possano smontare le favolette dell’Abi e delle finanziarie,che oltre a minimizzare gli effetti affermando che bisogna colmare circolo vizioso altri Paesi più indebitati,invitano ad indebitarsi per inseguire nuove mode. Elio Lannutti (Presidente Adusbef) Roma,22.1.200722/01/2007
Documento n.3750