BANCHE: 1,5 EURO LA TASSA SU OGNI ASSEGNO. ADUSBEF CHIEDE CEDOLARE DEL 5% SUGLI UTILI NETTI DELLE BANCHE.
COMUNICATO STAMPA BANCHE: LA TASSA SUGLI ASSEGNI BANCARI,POSTALI E SUI VAGLIA CAMBIARI DA 1,50 EURO CADAUNO, NON E’ UN RITARDATO PESCE DI APRILE MA REALTA’. DOPO LA TRACCIABILITA’ BANCARIA, LA TASSA SUGLI ASSEGNI,CHE ADUSBEF CHIEDE VENGANO EMESSI CON LA DICITURA “NON TRASFERIBILE”,PER EVITARE ULTERIORI FRODI A DANNO UTENTI GIA’ SCIPPATI ALLA FONTE DALLE BANCHE. ADUSBEF CHIEDE VENGANO ABROGATI I BOLLI SUI CONTI CORRENTI BANCARI. ED INTRODOTTA UNA CEDOLARE DEL 5% SUGLI UTILI NETTI DELLE BANCHE ! La tassa sugli assegni bancari, circolari,postali e sui vagli cambiari emessi in forma libera da banche,poste ed altri emittenti come la Banca d’Italia pari ad 1,50 euro cadauno, non è un ritardato pesce di aprile che entra in vigore dal 30 aprile 2008 con un mese di ritardo, ma una dura realtà che dopo la tracciabilità bancaria, contribuisce a spremere correntisti ed utenti già taglieggiati alla fonte con costi insostenibili e spese di gestioni di conti lunari tra i più cari del mondo. Per evitare ulteriori scippi con destrezza a danno di risparmiatori ed utenti già scippati per 5,9 miliardi di euro con la mancata attuazione della simmetria dei tassi di interessi, Adusbef chiede che tutti gli assegni bancari, circolari, postali e vaglia cambiari, abbiano stampigliati nell’atto della consegna la dicitura non trasferibile, e che solo a richiesta vengano emessi liberamente, posto che non vengono cambiati dalle banche neppure assegni di poche centinaia di euro. Adusbef oltre a chiedere che su questa ennesima trovata, probabilmente corretta nella sostanza, ma sbagliata nella forma, venga fatta una campagna di informazione da parte dell’agenzia delle entrate e del ministero delle finanze per evitare sgradite sorprese specialmente sugli utenti meno informati,chiede se non sia il caso di studiare l’abrogazione dei bolli per le persone fisiche ,che gravano sui conti correnti e sulle custodie titoli, almeno pari a 34,20 euro l’anno, restando invariati i 73,80 euro per le società e le persone giuridiche, coprendo il mancato incasso con una cedolare del 5% sugli utili delle banche, che sono stati nel 2007 pari a 23,8 miliardi di euro netti.07/03/2008
Documento n.7171