AUTOVELOX: LA CASSAZIONE METTE LA PAROLA FINE AGLI ABUSI DEI COMUNI ! CLASS ACTION PER I RISARCIMENTI

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA CASSAZIONE: DOPO LA SENTENZA SUGLI AUTOVELOX, CHE OBBLIGA A SEGNALARNE LA PRESENZA CON APPOSITI CARTELLI, 400 METRI PRIMA, ANNULLABILI IL 50 PER CENTO DI MULTE E DEI PUNTI PERSI SULLE PATENTI. ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI INTENTERANNO CLASS ACTION CONTRO I COMUNI E LE AMMINISTRAIZONI CHE HANNO PRATICATO TECNICHE DI AGGUATI. La Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n.11131, ha messo una pietra tombale sui reiterati abusi dei comuni, che hanno disinvoltamente utilizzato gli autovelox negli ultimi cinque-sei anni, come strumenti di pronta cassa per ripianare i bilanci, e non come strumenti di prevenzione previsti dal Codice della Strada. Gli autovelox utilizzati in maniera scorretta e finalizzati a rispondere alle esigenze di cassa dei comuni e delle società private che hanno in appalto il servizio di rilevamento della velocità, ha affermato la Cassazione sequestrando alcuni veicoli e autovelox della società 'Speed Control' attiva nei comuni calabresi di Fiumefreddo Bruzio, Belmonte Calabro e Longobardi (Cosenza) senza che gli apparecchi fossero segnalati con chiarezza e in anticipo, devono essere segnalati agli automobilisti almeno 400 metri prima dal punto della loro collocazione. Altrimenti gli stessi autovelox possono venire sequestrati dall'autorità giudiziaria e i titolari della società di rilevamento rischiano l'incriminazione per truffa. Ad avviso dei giudici di Piazza Cavour è corretta la tesi accusatoria della Procura di Cosenza in base alla quale l'attività di rilevamento così svolta "era intenzionalmente preordinata a trarre in inganno gli automobilisti, in contrasto con lo spirito della normativa in materia. I supremi giudici ricordano che la circolare del Ministero dell'Interno - del tre agosto 2007 - prescrive "la segnalazione almeno 400 metri prima del punto di collocamento" dell'autovelox. Invece il titolare della 'Speed control' - Francesco L., che riceveva un compenso per ogni multa riscossa - occultava gli apparecchi a bordo di macchine di sua proprietà e, a tradimento, 'incastrava' gli automobilisti. Almeno il 50 per cento delle multe recapitate agli automobilisti con autovelox appaltati a ditte esterne mediante la tecnica degli agguati utilizzati nel far west e dei sistemi incentivanti (più multe più incassi sia per il comune che per le ditte appaltatrici),sono annullabili ed i punti persi sulla patente recuperabili. Adusbef e Federconsumatori,che hanno sempre denunciato tali comportamenti dolosi delle amministrazioni comunali finalizzati esclusivamente a fare cassa,con gli autovelox che fungevano da veri e propri bancomat per ripianare i bilanci di comuni,molti dei quali hanno ricavato oltre la metà dei bilanci di cassa, metteranno a disposizione dei cittadini frodati le loro sedi ed uno staff legale per recuperare soldi e punti della patente,oltre al risarcimento dei danni subiti, salvo eventuali reati penali a carico di disinvolti amministratori.

13/03/2009

Documento n.7808

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