AUTOSTRADE: CI SONO TUTTE LE CONDIZIONI PER REVOCARE LA CONCESSIONE ALLA SOCIETA’ PREDATRICE

in Comunicati stampa
AUTOSTRADE: CONSUMATORI SACCHEGGIATI DA AUMENTI ILLEGITTIMI (14,8 % 2002-2006), NON GIUSTIFICATI DA INVESTIMENTI (4 MLD EURO NON REALIZZATI) E MIGLIORAMENTO QUALITA’ SERVIZI. CI SONO TUTTE LE CONDIZIONI PER REVOCARE LA CONCESSIONE ALLA SOCIETA’ PREDATRICE, CHE PER GIUSTA CAUSA AD ENTE TUTORIO (ANAS) CHE NON HA SVOLTO I DOVUTI,NECESSARI CONTROLLI. IN UN ESPOSTO DENUNCIA, ADUSBEF HA CHIESTO ALLE PROCURE DELLA REPUBBLICA DI INDAGARE SULLO SCANDALO AUTOSTRADE E SULLE COMPLICITA’ E COPERTURE OFFERTE ANCHE DI ORDINE POLITICO-ISTITUZIONALE,CON ACQUISIZIONE DOCUMENTO NARS, CHE DELIBERAVA DIMINUZIONI TARIFFE. In un esposto denuncia inoltrato alle Procure della Repubblica di Roma e Milano, Adusbef ha chiesto l’apertura di un’indagine sullo scandalo Autostrade che,soltanto negli ultimi 4 anni (1 gennaio 2002-1 gennaio 2006),secondo i dati ufficiali Istat, ha effettuato aumenti ingiustificati pari al 14,8 per cento rispetto ad un tasso di inflazione del 6,9 per cento,nonostante i pareri contrari dei NARS- Nucleo di valutazione del ministero dell’economia- che proponeva consistenti ribassi almeno del 4,5 per cento l’anno. Adusbef ha quindi chiesto di acquisire il famoso parere del nucleo di valutazione del Ministero dell’Economia (NARS),il quale aveva accertato che le tariffe delle autostrade sono eccessive e devono essere ribassate gradualmente e immediatamente del 4,50% o comunque in consistente misura, e che nonostante tali valutazione, il CIPE procedette ugualmente a dare il nulla osta a rincari ingiustificati configurando un abuso di potere penalmente rilevante, essendo escluso che gli utenti delle autostrade debbano pagare investimenti al servizio dell'intera collettività, ammesso che gli stessi aumenti fossero giustificati da ragioni estranee alla legge e alla concessione come la costruzione di grandi opere,neppure realizzate. La concessione data alla società Autostrade per riscuotere tariffe che milioni di consumatori pagano ogni anno ai caselli, erano state date ad una azienda che si era assunta l'impegno di valorizzare le autostrade, effettuare investimenti ed utilizzare tali somme anche per migliorare la qualità dei servizi: poiché anche il presidente dell'Authority sui lavori pubblici Alfonso Maria Rossi Brigante,ha quantificato in 4 miliardi di euro i mancati investimenti ed i gravissimi ritardi nel piano di investimenti di Autostrade, la revoca della concessione assieme a quella dell’Anas che non ha vigilato,è un atto dovuto. Adusbef che doveva partecipare oggi all’incontro,poi revocato e forse prorogato a lunedì 8 maggio con i vertici di Autostrade (ing. Castellucci) e che aveva sottoscritto un accordo con la società, valuterà in quella data la disdetta di un protocollo sottoscritto il 29 gennaio 2004, essendo venute meno le condizioni ed i rapporti fiduciari con un’azienda, che effettua una vendita mascherata arrecando gravissimo pregiudizio agli interessi dei consumatori e del Paese. Il Presidente Elio Lannutti Roma,4.5.2005

04/05/2006

Documento n.5934

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