AUTOSTRADE: MOLTO ATTENTI AGLI AUMENTI, NEGLIGENTI SU SICUREZZA
AUTOSTRADE: MOLTO ATTENTI AGLI SCANDALOSI AUMENTI TARIFFARI, DISTRATTI,SE NON NEGLIGENTI, SU PREVENZIONE E SICUREZZA DELLA RETE.L’ENNESIMA TRAGEDIA NON SOLO SULLE AUTOSTRADE ABRUZZESI; GLI UTENTI SPESSO TRATTATI COME OSTAGGI PRIGIONIERI DELLA RETE AD UNA MINIMA, PREVEDIBILE NEVICATA,NON DEVONO LASCIARE INDIFFERENTI. ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI AUSPICANO CHE IL PARLAMENTO POSSA APPROVARE LA PROPOSTA DI LEGGE CHE IMPONE REGOLE CERTE AI GESTORI. Come dimostrato dall’ennesima tragedia accaduta sulla Roma-Pescara,ma anche su altri tratte, le società concessionarie di un pubblico servizio come la rete autostradale,sono molto attente a garantirsi aumenti consistenti per gestire un monopolio naturale,distratti,se non addirittura negligenti, sulla prevenzione e sicurezza degli utenti, Puntuale come l’inverno,alla minima nevicata, le società concessionarie continuano a dormire sonni tranquilli,mentre gli automobilisti sono costretti a lunghe code e ad inenarrabili disagi, trattati come ostaggi,prigionieri per ore all’interno delle tratte autostradali,alla mercè degli eventi atmosferici prevedibilissimi e di una scarsa informazione che non offre loro alcuna speranza di evitare i disagi,con la beffa finale di pagare perfino il pedaggio. Adusbef e Federconsumatori,che pur fanno parte di un tavolo di lavoro con Autostrade per l’Italia, riservandosi di valutare la loro permanenza a quel consesso improduttivo per diritti ed interessi degli utenti,auspicano che il Parlamento,nell’ultimo scorcio della legislatura,possa approvare la proposta di legge che impone regole certe ai gestori della rete,non solo introiti consistenti e garantiti affatto commisurati alla qualità del servizio. Adusbef e Federconsumatori rammentando che proprio le autostrade A24 Roma-L’Aquila e A25 Roma-Pescara, nelle quali si è consumata l’ennesima tragedia, hanno subito incrementi tariffari, scandalosamente autorizzati dall’Anas,superiori al 51 per cento negli ultimi due anni, alle quali si devono aggiungere incrementi del 5,87 per cento scattati oggi,chiedono regole certe per prevenire i disastri ed impedire che oltre al danno si aggiunge la beffa del pedaggio. L’Anas piuttosto che autorizzare incrementi al buio,avrebbe il dovere di verificare la qualità del servizio sull’intera rete autostradale, favorendo quei meccanismi di incentivo alla qualità del servizio, previsti da tempi certi di percorrenza e conseguente bonus in caso di deroga a tali impegni contrattuali,anche se da un ministro degli aumenti e dei pedaggiamenti come Lunardi e da un Governo che ha approvato il pedaggiamento a prescindere su 3.000 Km della rete Anas,non c’è nulla di buono da attendersi. Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori) Roma,1.gennaio.200601/01/2006
Documento n.5498