AUTOSTRADE: LA VENDITA”MASCHERATA” AGLI SPAGNOLI DI ABERTIS, PRODUCE UN VULNUS AGLI INTERESSI DEI CONSUMATORI

in Comunicati stampa
AUTOSTRADE: LA VENDITA”MASCHERATA” AGLI SPAGNOLI DI ABERTIS, PRODUCE UN VULNUS AGLI INTERESSI DEI CONSUMATORI SENZA ALCUNA GARANZIA DI RIDUZIONE TARIFFARIA E SVILUPPO INVESTIMENTI IN ITALIA. IL PRIMO ATTO DEL GOVERNO DEVE ESSERE L’ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE D’INCHIESTA SULL’ANAS,CON LA REVOCA,PER GIUSTA CAUSA,DELL’ING. POZZI. L’accordo tra Autostrade ed Abertis,oltre ad essere una vendita mascherata per fare cassa, nuoce gravemente agli interessi del Paese,com’è dimostrato anche dal preciso dissenso dell’ing. Vito Gamberale, silurato dai Benetton nel cda odierno, perché non condivide un accordo, che non offre alcuna garanzia di riduzione tariffaria e di sviluppo degli investimenti in Italia. Se la Società Autostrade,nonostante fosse obbligata ad eseguirli, si è ben guardata dall’effettuare quegli investimenti nelle infrastrutture seppur previsti nel piano sottoscritto,limitandosi ad incassare pedaggi da traffico superiori alle previsioni ed aumenti tariffari maggiori dell’inflazione,figurarsi se vorrà adempiere allorquando avrà perfezionato l‘accordo con Abertis: troverà tante giustificazioni per introitare pedaggi in Italia, magari dirottandoli sulle tratte spagnole o di altri paesi europei. Ma il rapporto del collegio sindacale dell’Anas,seppur smentito dall’ing.Vincenzo Pozzi (che per la cronaca è stato dirigente del Gruppo Autostrade con la qualifica di Vice Direttore Tecnico della R.A.V. s.p.a.) è di una gravità estrema: che l'Anas abbia istituito una commissione di esperti per valutare l'operazione di fusione tra Autostrade e Abertis è del tutto indifferente ai consumatori. Il primo atto del futuro Governo, deve essere l’istituzione di una commissione d’inchiesta sull’operato dell’Anas negli ultimi 5 anni, essendo gravissimo che l’Ente di controllo,mentre ha garantito gli aumenti tariffari e dei pedaggi superiori al tasso di inflazione alla società Autostrade, assicurando enormi flussi di cassa, non ha verificato se gli investimenti infrastrutturali previsti, fossero o meno realizzati: la revoca dell’ing. Pozzi per giusta causa,sarebbe un atto dovuto ! La nota dell'Anas dove sostiene che il verbale del rapporto del 24 gennaio 2006, che riportava la denuncia sugli investimenti non effettuati da Autostrade e sugli introiti tariffari percepiti dalla società: "Non era quello ufficiale e non corrisponde a quello approvato il 13 aprile scorso ed inviato agli organismi competenti". E’ inaudito che l’Anas abbia smentito il suo collegio sindacale (solo dopo che è stata riportata sulla stampa la notizia su investimenti mai effettuati da Autostrade), reo di aver firmato l'ultima pagina del verbale nel quale trasmette gli atti al ministero delle Infrastrutture e dell'Economia nonché al magistrato della Corte dei Conti che esercita il controllo sull'Ente. I rapporti spesso oscuri dell’Anas e dei suoi omessi controlli su un monopolio naturale, vera e propria gallina dalle uova d’oro per gli azionisti,nociva agli interessi dei consumatori e del Paese, denunciati alla Corte dei Conti dal Collegio sindacale, devono essere chiariti dal Parlamento con la massima urgenza. Elio Lannutti (Presidente Adusbef) Roma,2 maggio 2006

02/05/2006

Documento n.5929

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