Autostrade. File e disagi: in arrivo una proposta di legge elaborata da Adusbef e Federconsumatori.

in Comunicati stampa
AUTOSTRADE: RIENTRO ALLUCINANTE IERI PER MILIONI DI AUTOMOBILISTI, CHE DOPO LA TORTURA DI FILE CHILOMETRICHE A PASSO D’UOMO, CAOS, INGORGHI, HANNO DOVUTO FARE LA FILA,AI CASELLI, PER PAGARE ANCHE IL PEDAGGIO ! IN ARRIVO UNA PROPOSTA DI LEGGE: QUALORA IL CONCESSIONARIO NON REGOLI I FLUSSI,GARANTENDO TEMPI MEDI DI PERCORRENZA,NIENTE PEDAGGIO. E SE I RITARDI SONO ECCEDENTI IL 50 PER CENTO DELLA MEDIA,SCATTANO LE PENALI CON BONUS ! Milioni di automobilisti hanno vissuto ieri rientri da incubo sull’intera rete autostradale: dalla Liguria,dove ci sono state oltre 100 chilometri di fila con velocità medie inferiori a 10 km l’ora, all’Emilia Romagna con la rete autostradale intasata,alla Toscana con prolungate code di decine di chilometri,alle porte di Roma,con 15 chilometri di fila a Ponzano Romano sulla Firenze Roma,e decine di chilometri sull’autostrada dei Parchi da Pescara a Roma,per non parlare di altre tratte con cantieri che,nonostante le previste giornate di esodo,hanno rallentato il traffico. E non è andata meglio neppure per quegli automobilisti più previdenti, che si sono messi in cammino nelle prime ore antimeridiane: gli interminabili serpentoni di auto,sono state segnalati da Isoradio ed altre emittenti già a partire dalle ore 14,00,aggravata o dal caldo e/o dalla pioggia. Dopo ore di incubo,con bimbi ed anziani stremati dalle lunghissime code sotto il sole battente,anche la beffa della fila al casello per pagare il pedaggio ! Ma se è giusto pagare una tariffa a fronte di un servizio reso,è equo corrispondere il prezzo del pedaggio, qualora per percorrere 150 chilometri,si devono impiegare 6/7 ore,invece delle 2 ore previste ? Finora i concessionari della rete autostradale hanno sempre giustificato il pedaggio anche quando, in taluni casi,l’autostrada è stata una specie di prigione con utenti impossibilitati ad uscire dalla rete per prendere percorsi alternativi: i consumatori hanno l’unico dovere di pagare il biglietto e non possono vantare alcun diritto. Ma dopo l’incubo di ieri,Adusbef e Federconsumatori, bombardati da sdegnate telefonate di cittadini,corrono ai ripari. D’intesa con una nutrita pattuglia di parlamentari e senatori del centro-sinistra (auspicando che anche il centro-destra condivida la proposta),Adusbef e Federconsumatori hanno elaborato una proposta di legge,che sarà presentata nei prossimi giorni: se le concessionarie non dovessero garantire tempi di percorrenza accettabili,il pedaggio non è dovuto ! E qualora i tempi di percorrenza dovessero esorbitare il 50 per cento della media,le concessionarie sono obbligate a pagare una penale. Per percorrere i 200 km. del tratto Roma-Firenze,il tempo medio è di 2 ore,qualora si dovessero impiegare 3 ore per cause non dovute ad incidenti od altri eventi non prevedibili, l’utente non paga il pedaggio,ma se per cause di mancata regolazione dei flussi,il tempo dovesse essere superiore,scatta una penale,sotto forma di bonus, pari al doppio del prezzo del pedaggio. Nella premessa della Proposta di Legge : “Al primo serio esodo dell’anno, il sistema è andato in tilt, con file di centinaia di chilometri,medie di percorrenza tra i 10 ed i 20 Km./ora, veri e propri sequestri di persona e relativi forti disagi – in alcuni casi si è rasentato il dramma -,sprechi di risorse tutti a carico dell’utente, sul quale si scarica completamente il rischio d’impresa; mentre Autostrade ed altre concessionarie che, al meglio dei loro interventi, hanno fornito il consiglio di caricare a bordo acqua a sufficienza. Le società di gestione hanno (loro e solo loro) il preciso obbligo di regolare i flussi di utenza, specie in casi di emergenza, per evitare agli automobilisti disagi drammatici, specie nei mesi estivi. Si preoccupano invece di fare il pieno di “clienti” anche a costo di sequestrarli in autostrada per ore ed ore, addossando ad essi il pagamento del pedaggio indipendentemente dalla qualità del servizio reso in contropartita. - In caso di blocchi del traffico (per qualsivoglia ragione) che impongano un periodo di percorrenza doppio rispetto a quello mediamente calcolato in caso di viabilità normale, il gestore è obbligato a non percepire il pedaggio; - in caso di blocchi del traffico (per qualsivoglia ragione) il gestore è obbligato a chiudere un numero sufficiente di stazioni di ingresso per evitare un aggravamento della situazione e per il tempo necessario a permettere lo smaltimento delle file venutesi a creare; - i gestori devono predisporre, in prossimità delle barriere più frequentate, vie di fuga da rendere agibili per permettere agli automobilisti bloccati di poter abbandonare l’autostrada senza essere obbligati al superamento della barriera, atteso lo smaltimento “naturale” della fila; - qualora dovessero intervenire la Protezione civile o altre pubbliche entità di soccorso o controllo, il costo degli interventi sarà a carico dei gestori. Adusbef- Federconsumatori Roma,6.6.2005

06/06/2005

Documento n.4697

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