AUTOSTRADE-ABERTIS: SACROSANTO LO STOP DEL GOVERNO AI “FURBETTI DEL MAGLIONCINO”

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA AUTOSTRADE-ABERTIS: SACROSANTO LO STOP DEL GOVERNO AI “FURBETTI DEL MAGLIONCINO”, CHE VOLEVANO REPLICARE LA TENTATA VENDITA DI TOTO’. ADESSO DEVE SCATTARE LA PROCEDURA DI RIMBORSO AI CONSUMATORI, DEI RINCARI TARIFFARI (14,8 %) ECCEDENTI IL TASSO DI INFLAZIONE (6,9 %), ED ALLO STATO, PER I MANCATI INVESTIMENTI PREVISTI DALLA CONVENZIONE. Adusbef che si era opposta alla vendita mascherata di Autostrade ad Abertis, con denunce ed esposti alla magistratura ed alla Corte dei Conti, replica quasi fedele del famoso storico film del 1962, quando il grande comico Totò,cercò di ingannare uno sprovveduto turista oriundo italiano in vacanza a Roma, vendendogli la Fontana di Trevi, ritiene legittimo e sacrosanto lo stop del Governo e del ministro Di Pietro,ai “furbetti del maglioncino”, adusi ad offrire allegri finanziamenti a pioggia, non per spirito di mecenatismo, ma per ricevere in cambio “favori” anche dall’azienda controllante come l’Anas, che non sembra abbia vigilato sugli allegri aumenti tariffari e super profitti, oltre il doppio dell’inflazione, destinati ad utili e dividendi (anche straordinari), invece che a realizzare quelle opere infrastrutturali necessarie e previste dagli accordi di programma. Poiché dal 1 gennaio 2002 al 1 gennaio 2006 (dati ISTAT), le tariffe autostradali sono aumentate del 14,8 per cento,più del doppio dell’inflazione registrata in quel periodo, attestata al 6,9 per cento, mentre in alcune tratte,come l’Autostrada dei Parchi,i rincari sono stati addirittura del 56,9 per cento), Adusbef – che si costituirà ad adiuvandum dell’interesse pubblico davanti al Tar del Lazio in caso di ricorso di Autostrade e/o Abertis- chiederà al ministro Di Pietro, di avviare le procedure per la restituzione,al pubblico degli utenti,dei rincari tariffari eccedenti,come stabilito nel famoso documento dei Nars,secondo il quale le tariffe dovevano essere tagliate del 20 per cento in 5 anni. Adusbef,nel ribadire che gli interessi dei Benetton (1 miliardo di euro di dividendi straordinari, prelevati dalle tasche degli utenti con super-pedaggi ingiustificati,previsti dalla fusione con Abertis) non coincidono con gli interessi dell’Italia, riassume i punti salienti del dossier aggiuntivo di 21 pagine,inviato il 28 giugno 2006 al ministro Di Pietro ed al Procuratore Capo della Repubblica di Roma, affinché nel merito dell’istruttoria ministeriale su Autostrade-Abertis e dell’inchiesta penale, vengano valutati profili penalmente rilevanti, compresi gli omessi controlli, anche in merito ai 2.030 incarichi di consulenze,che il signor Pozzi e l'Anas avrebbero spalmato con generosità, spendendo tra il 2004 e il 2005 oltre 67 milioni di euro. Le domande riassuntive,del dossier di 21 pagine, che Adusbef ha inviato al Ministro Di Pietro ed al Procuratore Capo della Repubblica di Roma: a) una possibile procedura di infrazione europea per una proroga ventennale della società Autostrade non rapportabile ai costi degli investimenti effettuati; b) per aver affidato lavori in proprio in aperta violazione dell’art. 19 della Convenzione ed in difformità di quanto il Governo italiano aveva pattuito con la commissione Ue; c) perché tali lavori siano stati affidati dalla controllata Società Spea a società notoriamente riconducibili all’ex ministro Lunardi; d) alle sospette modalità con le quali società Autostrade si sia sottratta alle prescrizioni NARS (Organo tecnico del CIPE) ed abbia ricavato consistenti extra profitti rispetto agli strumenti convenzionati firmati con l’atto aggiuntivo Anas del 23.12.2002 ed all’art. 21 della Convenzione, con l’unico disegno finalizzato a conseguire indebiti profitti a danno degli utenti e dell’economia nazionale; e) alla mancata revisione della Convenzione Anas Autostrade ed il suo allegato Piano Finanziario, avendo la società nel 2005, contabilizzato investimenti inferiori del 20 per cento rispetto al piano e contemporaneamente conseguito extra profitti (definizione CIPE); f) sostenuto perdite rilevanti per l’operazione BLU,per circa 270 milioni di euro,contabilizzati nei bilanci 2000 (56 milioni di euro); 2001 (131 milioni) e 2002 (82 milioni) non recepita dal piano Finanziario ed abbia ricevuto contributi statali,probabilmente non dovuti. Elio Lannutti ( Presidente Adusbef) Roma,5.8.2006

24/08/2006

Documento n.6256

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