ANTONVENETA: BENE HA FATTO IL GIUDICE A RESPINGERE ISTANZA DI “CARTONE”.
ANTONVENETA: BENE HA FATTO IL GIUDICE A RESPINGERE ISTANZA DI “CARTONE”. SE BANKITALIA NON NOMINA UN COMMISSARIO “AD ACTA”, TALE DESIGNAZIONE PUO’ ANCHE ESSERE FATTA DAL TAR DEL LAZIO, SU RICHIESTA DEI SOCI DI MINORANZA ESCLUSI DAL GOVERNO DELLA BANCA. Nella telenovela “Antonveneta”, anche l’ex presidente Tommaso Cartone,uomo buono per tutte le stagioni,ha visto respingere dal Giudice Giuseppe Amenduni del Tribunale di Padova l’istanza sul governo attuale della banca, dichiarandola inammissibile,perché la legge non consente di richiedere al giudice l’interpretazione di un suo provvedimento. Adusbef non comprende la strana lentezza della Banca d’Italia, che avrebbe il dovere di nominare un commissario ad acta per consentire l’ordinaria attività di Antonveneta,dopo che la delibera della Consob e la sentenza del Tribunale di Padova,hanno azzerato il c.d.a. eletto il 30 aprile. Tale lentezza,che contrasta con la solerzia della stessa Banca d’Italia nella nomina di commissari in piccole banche,è sospetta, ma potrebbe essere sanata,in caso di ulteriori ritardi,da un provvedimento urgente del TAR del Lazio, che deve surrogarsi alla mancata nomina di Bankitalia, su richiesta dei soci di “minoranza” esclusi dall’ultima assemblea degli azionisti. Non potendo paralizzare il governo societario di aziende quotate in borsa,deve essere quindi il Tar del Lazio,in mancanza della Banca d’Italia,a trovare una rapida soluzione,auspicando che il commissario ad acta,da chiunque nominato, con il compito dell’ordinaria amministrazione e di convocare l’assemblea degli azionisti entro 30 giorni e farsi da parte, sia un personaggio autorevole, indipendente, non schierato con nessuno dei contendenti in campo. Adusbef auspica che il commissario ad acta,anche se fosse nominato dal governatore di Bankitalia Fazio,eviti il più possibile di fare il tifo per difendere la malintesa italianità delle banche. Il Presidente Elio Lannutti Roma,27.5.200527/05/2005
Documento n.4733